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Venerdì, 29 Marzo 2024
La vicenda / Ancona

Proposta hard a una minorenne che passeggia: "Fammi una s...". Condannato per molestie

Imputato un rappresentante che avrebbe avvicinato una 17enne mentre era da sola. Lei costretta a fuggire per campi

Una passeggiata da sola, di prima mattina, sarebbe finita con il peggiore degli incubi per una minorenne. Mentre si trovava in zona Coppo, a Sirolo, nell'Anconetano, un uomo con una Lancia Y si sarebbe avvicinato a lei e dopo aver tirato giù il finestrino le avrebbe fatto una proposta sconcia: "Mi fai una s..?". La richiesta sarebbe stata pronunciata due volte tanto che la ragazzina, appena 17enne, ha iniziato a correre imboccando un campo che ha percorso fino a quando non è arrivata a casa dalla madre, in lacrime, urlando "mi segue, mi segue, aiuto, aiuto".

Il genitore in un primo momento aveva creduto che la figlia fosse stata speronata da un'auto pirata ma poi, tramite il racconto fatto dalla ragazzina, aveva realizzato che qualcuno l'aveva molestata. La donna era andata lungo la strada, per  vedere se trovava la vettura ma della Lancia Y non c'era traccia. Vicino al punto in cui l'adulto si sarebbe avvicinato, facendo anche marcia indietro per poi seguirla, c'era un b&b con le telecamere esterne. La mamma della minorenne le acquisì e dalle immagini si sarebbe vista la vettura. Per quei fatti, avvenuti il 9 giugno del 2020, era stata fatta una denuncia ai carabinieri di Numana. Anche le telecamere di un impianto di pubblica sicurezza aveva ripreso una Lancia Y in ingresso e in uscita da Sirolo quel giorno, e tramite la targa i militari erano arrivati a un 67enne, rappresentante, residente ad Ancona. In un confronto fotografico la 17enne ha riconosciuto l'uomo al volante, corrispondente proprio al 67enne.

La Procura ordinaria aveva chiesto l'archiviazione del fatto che però è stato avocato dal procuratore generale di allora, Sergio Sottani (organo superiore), per il quale l'episodio meritava l'esercizio dell'azione penale. Ieri il processo, dove l'accusa era di tentata violenza sessuale, è arrivato a sentenza davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi che ha però condannato il 67enne per il reato di molestie: 3 mesi, pena sospesa e 2mila euro di risarcimento alla vittima.

L'imputato, difeso dall'avvocato Paolo Sfrappini, ha sempre rigettato le accuse. Dai video, ha sostenuto la difesa, non portano gli orari e il lasso di tempo contestato tra il passaggio della vettura e i fatti. L'avvocato di parte civile, che rappresentava la vittima, ha invece ritenuto che il rappresentante fosse colpevole perché domanda volgare fatta alla giovane era retorica e preannunciava quello che sarebbe successo dopo se la 17enne non fosse riuscita a fuggire per i campi e mettendosi in salvo a casa. 

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