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Lunedì, 5 Giugno 2023
Cronaca Campobasso

Le mani della camorra sul Molise, arrestati tre affiliati al clan Sautto-Ciccarelli

L'indagine è scaturita dall'inchiesta 'Piazza Pulita' che due anni fa portò all'esecuzione di 39 misure cautelari (con diverse condanne già definite in primo grado)

Nella giornata di ieri tre persone indiziate di essere legate al clan camorristico Sautto-Ciccarelli sono finite in manette nell'ambito di un'inchiesta partita dalla Procura di Campobasso. Quest'ultimi sarebbero responsabili di reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, dall'uso di armi e di un giro di spaccio di cocaina in Molise. Le misure cautelari in carcere sono state eseguite a Napoli e provincia dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri del capoluogo molisano.

Indagine partita dall'inchiesta "Piazza Pulita"

L'indagine che ha portato agli sviluppi di ieri mattina è scaturita dall'inchiesta 'Piazza Pulita' che, due anni fa, portò all'esecuzione di 39 misure cautelari (con diverse condanne già definite in primo grado). Alcuni mesi dopo il blitz (avvenuto soprattutto nell'area matesina), il capo di uno dei gruppi malavitosi coinvolti ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo molte informazioni sui traffici di droga in Molise. Veniva dunque ulteriormente confermato quanto già emerso dalle precedenti indagini: noti esponenti della Camorra avevano portato a Bojano (Campobasso) importanti quantitativi di cocaina e hashish. Droga che, poi, sarebbe stata immediatamente "piazzata" sul territorio locale. Da questa nuova inchiesta sono emersi ulteriori episodi criminali strettamente collegati alla presenza in regione di soggetti vicini al clan Sautto-Ciccarelli. Quest'ultimi, approfittando della fama criminale del clan, si muovevano in gruppo e armati e hanno indotto la persona divenuta poi collaboratore di giustizia a rifornirsi da loro di droga anche attraverso delle estorsioni.

Il procuratore D'Angelo: "Confermata la mia preoccupazione a causa della presenza di droga sul territorio" 

 I dettagli dell'operazione sono stati forniti dal procuratore di Campobasso Nicola D'Angelo e dai vertici locali di Carabinieri e Guardia di Finanza nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede del comando provinciale dell'Arma a Campobasso:

“Sono quattro anni che racconto la mia preoccupazione a causa della presenza della droga sul nostro territorio. Questo dimostra l'interesse che ha la camorra in questa regione. In quest'ultima fase sono stati cinque i chili di cocaina movimentati tra Bojano e dintorni in circa otto mesi, con un giro di affari pari a mezzo milione di euro. Questo importante risultato è il frutto delle informazioni fornite dal primo collaboratore di giustizia molisano". Ha spiegato il Capo della procura Nicola D’Angelo, che continua: "La sua descrizione si è rivelata fondamentale per ricostruire una serie di circostanze che erano già emerse nel corso dell'inchiesta 'Piazza Pulita', ma che risultavano ancora poco definite. Ora sono giunte queste ulteriori tre misure di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone esponenti di spicco del clan Sautto-Ciccarelli”, conclude. 

Dal “Parco Verde” di Caivano fino al Molise

Con la nuova inchiesta emergono ulteriori episodi criminali sempre legati alla presenza in regione di soggetti vicini al clan Sautto-Ciccarelli del “Parco Verde” di Caivano. I settori preferiti dagli affiliati a questo clan sono le estorsioni a commercianti e imprenditori; oltre, neanche a dirlo, al fiorente traffico di sostanze stupefacenti presente nel comune di Caivano e soprattutto all'interno del Parco Verde; una zona, quest'ultima, dove vivono circa 6mila persone e che è ritenuta dagli inquirenti il punto di riferimento per comprare droga in Campania, oltre che una delle più grandi piazze d’Europa. E adesso - vedendo gli ultimi sviluppi investigativi - sembra proprio che la Campania cominci a stare stretta al clan Sautto-Ciccarelli. 

  

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