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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fermata auto contromano a Roma, a bordo il cantante Morrissey

Il frontman degli Smiths ostile nei confronti degli agenti, se la prende con un poliziotto: "Mi ha minacciato"

A tutta velocità in via del Corso, a Roma, proveniente contromano da via della Frezza. Gli agenti della Polizia di Stato, di pattuglia per i consueti controlli antiterrorismo, nel tardo pomeriggio di martedì non hanno esitato a fermare l'auto. A bordo Steven Patrick Morrissey, frontman degli Smiths, e suo nipote, che era alla guida.

Dopo le prime verifiche, come fa sapere Roma Today, i poliziotti hanno elevato all'autista - il quale ha ammesso le proprie responsabilità - il previsto verbale, per gli articoli del codice della strada violati. Morrisey, invece, ha mostrato fin da subito un atteggiamento ostile. Secondo la Questura "ha insistito nel dire di non avere l'obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti, in quanto non aveva commesso alcun reato, stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto".

Dopo varie insistenze gli agenti, che parlavano inglese, hanno consentito per ben due volte al cantante di effettuare telefonate in albergo e, facendosi passare l'interlocutore, apprendevano l'identità dell'uomo potendo effettuare ulteriori accertamenti anche in assenza di documenti. Durante il controllo l'artista, molto infastidito, scattava delle foto al poliziotto minacciando: "Lei diventerà famoso".

La foto dell'agente, dopo poche ore, è finita sul profilo Facebook del nipote di Morrisey, con il racconto in inglese di quanto accaduto. Un "atto intimidatorio" secondo i protagonisti, infine il cantante inglese si difende: "Non ho infranto la legge, né agito con sospetto. L'ufficiale ha tirato fuori la pistola e mi ha urlato in faccia. Alcune persone sono intervenute per salvarmi. Attenzione a questo poliziotto, potrebbe uccidervi".

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