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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Addio a Letizia Battaglia: è morta la fotografa dei delitti di mafia

"Palermo - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - perde una donna straordinaria, un punto di riferimento". Aveva 87 anni

E' morta mercoledì in tarda serata all'età di 87 anni la fotografa palermitana Letizia Battaglia. "Palermo - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - perde una donna straordinaria, un punto di riferimento. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell'arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia".

Le fotografie di Letizia Battaglia, artista e reporter internazionalmente conosciuta, hanno raccontato, e continueranno a raccontare, la lotta alla mafia, tema su cui era profondamente impegnata. Ha iniziato la sua attività al'Ora di Palermo nel 1969. Fotografò per prima la scena del delitto di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia nel 1980. In quella foto un giovane Sergio Mattarella prova a estrarre dalla vettura il fratello.

Per anni ha lavorato per il quotidiano "L'Ora" raccontando con i suoi scatti la guerra di mafia. Insignita di numerosi premi come l'Eugene Smith e l'Eric Salomon Award, ha collaborato con le più importanti agenzie giornalistiche mondiali. Irriverente, iconica, ha lasciato il suo segno nella storia della fotografia, ma soprattutto della città di Palermo, la sua città, che ha voluto raccontare e interpretare, soprattutto attraverso la narrazione delle sue donne. La notorietà l'aveva raggiunta come fotografa di mafia: è riuscita a strappare i primi piani ai boss e rendere iconici gli arresti. Assessora al Verde nelle giunte Orlando pentacolore ed esacolore, dal 1987 al 1990. Battaglia ha realizzato il palmeto del Foro Italico e ha rimosso le bancarelle dal lungomare di Mondello, restituendo la vista della battigia e del porticciolo. Poi deputata regionale della Rete dal 1991 al 1996.

"È stata lucida e attiva fino alla fine"

"È stata lucida e attiva fino alla fine". Gli ultimi momenti di vita di Letizia Battaglia sono ricordati così dalla figlia Patrizia Stagnitta. "Mia madre - dice - non si fermava mai. Malgrado le sofferenze della malattia e le difficoltà di movimento continuava ad avere tanti contatti, a partecipare a incontri anche all'estero e ad affrontare perfino lunghi viaggi. Proprio la settimana scorsa era andata a Orvieto per partecipare a un workshop. La grande voglia di vivere non le era mai passata". Negli ultimi tempi, ricorda ancora Patrizia Stagnitta, era costretta a usare la sedia a rotelle. "Ma questo - aggiunge subito - non le impediva di prendere un aereo e rispondere alle tante chiamate e ai tanti inviti che continuava a ricevere". Fino a questa mattina Letizia Battaglia era lucida e presente. Poi c'è stato un improvviso peggioramento delle condizioni. "È accaduto tutto all'improvviso tanto che - conclude la figlia - non ci ha dato il tempo di capire che se ne stava andando". 

"Addio Letizia Battaglia, donna libera e coraggiosa. Ha letteralmente permesso, con il suo sguardo, di far conoscere al mondo intero l'orrore delle faide di mafia. Non fotografava semplicemente un corpo morto, ma era in grado di narrare il contesto, di descrivere in un lampo d'immagine quello che era accaduto prima e dopo il dettaglio fotografato, come solo i grandi reporter artisti sanno fare. Non le è mai interessata la morte, ma ciò che la morte porta via: la vita". Così lo scrittore Roberto Saviano ha commentato, con un post su Instagram, la morte della fotografa Letizia Battaglia.

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