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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Torino

È morta Marisa Amato, la donna rimasta tetraplegica nella notte di piazza San Carlo

Si è spenta oggi la donna rimasta tetraplegica dopo i tragici fatti del 3 giugno del 2017: era stata travolta dalla folla in fuga che stava assistendo alla finale di Champions League

E' morta venerdì all'ospedale Cto di Torino Marisa Amato, la donna rimasta ferita in Piazza San Carlo la sera del 3 giugno del 2017, travolta dal fuggi fuggi della folla che stava assistendo alla finale di Champions League tra la Juventus e il Real Madrid. Marisa Amato, che in seguito all'accaduto era rimasta tetraplegica, era ricoverata al Cto dallo scorso 23 gennaio ed è deceduta questa mattina a causa di un peggioramento vascolare che ne ha causato la perdita di coscienza fino al decesso.

Salgono così a due le vittime di quella tragica notte: qualche giorno dopo i fatti di piazza San Carlo era deceduta, infatti, in seguito alle lesioni riportate, la 38enne di Domodossola Erika Pioletti.

Morta Marisa Amato, travolta dalla folla in piazza San Carlo

In quella sera Marisa non era davanti al maxischermo, ma stava passeggiando con il marito in centro a Torino. Venne schiacciata e calpestata dalla folla in fuga. Pur non potendo più muovere né braccia né gambe, in questo anno e mezzo Marisa Amato ha lottato con tutte le sue energie per tornare a vivere una vita dignitosa, anche grazie all'instancabile e amorevole aiuto dei figli Viviana e Danilo e del marito Vincenzo D'Ingeo. A giugno 2018 era tornata a casa. E' nata anche una onlus i Sogni di Nonna Marisa, che raccoglie fondi per i malati in difficoltà coinvolgendo anche diversi campioni dello sport.

La donna era ricoverata nel reparto di terapia Intensiva del Cto (diretta dal dottor Mauriziano Berardino). "La paziente - si legge in una nota diffusa dalla struttura sanitaria -  ha espresso con lucidità e fermezza la volontà che la terapia, soprattutto il supporto respiratorio, non prevedesse mezzi invasivi come l'intubazione tracheale o la tracheotomia, qualora la ventilazione non invasiva non risultasse sufficiente, pur avendo ben chiaro che questa decisione avrebbe potuto portarla ad un peggioramento fatale. Secondo queste indicazioni è proseguita la terapia con discreta efficacia. Alle ore 8 di questa mattina però, il brusco peggioramento cardiovascolare ha causato la perdita della coscienza della paziente sino al momento in cui alle 9:15 si è spenta, attorniata dai familiari".

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