rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
il caso / Roma

Morte Alessia Sbal, i familiari: "Non è stato un incidente"

Secondo quanto ricostruito, la donna aveva accostato sulla corsia d'emergenza scendendo dalla sua Fiat Panda. Travolta dal camion per la 42enne non c'è stato nulla da fare

"Non è stato un incidente. Le hanno tolto la dignità di morire". È questo l'appello disperato lanciato alla trasmissione "Chi l'ha visto" dalla mamma, dalla sorella e da un'amica di Alessia Sbal, l'estetista romana di 42 anni travolta e uccisa lo scorso 4 dicembre da un camionista sul grande raccordo anulare di Roma che ha poi proseguito la sua corsa senza fermarsi a prestare soccorso. Secondo quanto ricostruito, l'estetista aveva accostato sulla corsia d'emergenza scendendo dalla sua Fiat Panda. Travolta dal camion per la donna non c'è stato nulla da fare. 

Una tragedia sulla quale sussistono ancora molti dubbi ancora poco chiari. A tingere di mistero la tragica morta della donna due telefonate con il 112, precedute da una chiamata che la 42enne, prima di morire, si era scambiata con una sua amica. La vittima, prima di essere travolta e uccisa da un camion all'altezza di Boccea, ha parlato con un'amica. Una telefonata in cui si è mostrata spaventata, come ha raccontato proprio l'amica alla polizia stradale di Settebagni, che sta indagando sulla dinamica dell'incidente mortale. La testimone ha raccontato che Alessia Sbal le avrebbe parlato della presenza di un camion che le stava tagliando la strada e che aveva provato a tamponarla, per poi riattaccare in fretta. Quella telefonata, che la donna è anche riuscita a registrare, è avvenuta intorno alle 20:40, poco prima dell'incidente.

Il camionista in fuga

Il camionista è stato infatti individuato dalla polizia stradale di Settebagni dopo una indagine. L'uomo a bordo del "mezzo pirata" si era allontanato dopo aver travolto Sbal. Gli investigatori della Polstrada sono riusciti a individuare subito il camion e a bloccare il conducente, dopo aver visionato le immagini che inquadrano il raccolto e fatto combaciare i pezzi raccolti sull'asfalto con il camion sospetto. L'uomo ha raccontato agli inquirenti di non essersi accorto di nulla. Ascoltato dal giudice l'autorità giudiziaria ha convalidato l'arresto. È accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Restano però ancora tanti dubbi. Alla trasmissione "Chi l'ha visto?" andata in onda lo scorso 7 dicembre la sorella Ilaria, assieme alla mamma e all'amica, che ha sentito la 42enne poco prima della morte di Alessia Sbal hanno raccontato gli attimi che hanno preceduto la sua morte. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Alessia Sbal, i familiari: "Non è stato un incidente"

Today è in caricamento