"Suicida per colpa dei bulli", si avvicina il processo per i sei giovani coinvolti
Carolina Picchio si è suicidata a soli 14 anni, forse a causa di un video denigratorio. Gli investigatori hanno chiuso le indagini e per i sei ragazzi, tra cui l'ex fidanzato, le accuse sono gravi
Sono passati più di due anni da quel 5 gennaio 2013, quando Carolina Picchio si è tolta la vita a soli 14 anni gettandosi dal balcone della sua casa di Sant'Agabio (Novara).
Il motivo del gesto pare fosse un video che girava tra i compagni di classe della scuola Pascal di Romentino, in cui la giovane era stata filmata durante una festa in cui aveva alzato il gomito.
Gli investigatori ora hanno chiuso definitivamente le indagini e per i sei giovani coinvolti nella ripresa e nella diffusione del video le accuse sono gravi: violenza sessuale e detenzione e diffusione di materiale pedopornografico in rete per cinque minori tra i 13 e i 16 anni - tra cui l'ex fidanzato -, mentre un sesto è accusato di aver diffuso il materiale in rete. Per uno dei sei giovani, inoltre, c'è anche l'accusa di istigazione alla morte.
Nella camera della ragazza erano stati trovati appunti scritti in cui Carolina manifestava i suoi stati d'animo e il suo malessere: proprio su questi documenti si baserà la difesa dei sei accusati, i cui legali sostengono che la giovane fosse sola e disperata e che il video non abbia influenzato la sua decisione di togliersi la vita.
Carolina si è tolta la vita nella notte tra il 4 e 5 gennaio 2013. La giovane studentessa aveva iniziato l'anno scolastico frequentando le Magistrali, poi aveva cambiato scuola, passando all'istituto "Pascal" di Romentino. Gli amici l'hanno sempre descritta come una ragazza apparentemente serena, sportiva.
In seguito all'episodio gli amici più stretti di Carolina non hanno esitato ad accusare "chi la prendeva in giro". "Che gesto orribile hai dovuto fare per colpa della cattiveria della gente", si legge su Twitter. "Dovevi fregartene, pensare a te stessa e non a quello che dicono gli altri", scrive un altro. "Domani devo tornare a scuola... e vedere quei deficienti...non ce la faccio", recita un altro dei tanti post.
Uno dei presunti bulli si era poi sfogato sul Corriere della Sera. "Quando ho capito che avevamo esagerato le ho chiesto scusa, ma ormai era troppo tardi. Adesso tutto, anche quello che dico, è inutile. Almeno per lei". "Non sono un bullo con Carolina ho sbagliato, ma non ho fatto il bullo. E' vero, qualcuno ci è andato giù pesante, altri ci hanno preso gusto e io ci sono andato dietro. Con quel modo di fare mi faceva arrabbiare e le ho dato le spalle. Non so nemmeno io il perché, era così e basta". (Da NovaraToday)