Strage di Carignano, "morte cerebrale per la piccola Aurora"
Era ricoverata in condizioni gravissime dopo che il padre aveva sparato a lei, al fratellino e alla madre, uccidendoli tutti, e poi si era tolto la vita

Morte cerebrale per la bimba di Carignano (Torino), ferita lunedì a colpi d’arma da fuoco dal padre che aveva sparato anche al fratellino gemello e alla madre, uccidendoli, prima di togliersi la vita.
Alle tre e mezzo è iniziato il periodo di osservazione che poi porterà i medici a dichiarare il decesso, se non verranno riscontrate attività cerebrali, scrive l'Andkronos citando fonti sanitarie.
L'operaio che ha sparato a moglie e figli a Carignano
La piccola Aurora, di due anni e mezzo, era l’unica sopravvissuta della strage di Carignano, avvenuta nella notte di lunedì 9 novembre in una villeggi di borgata Ceretto. Alberto Accastello, operaio 40enne, ha sparato con un’arma legalmente detenuta alla moglie Barbara Gargano, ai due figli minori e al cane, per poi suicidarsi con un colpo alla testa. All’arrivo dei carabinieri allertati dai vicini, Barbara Gargano era già morta mentre i due fratellini erano ancora vivi, trasportati d’urgenza in ospedale in condizioni disperate. Il fratellino è morto poco dopo, ora la notizia della morte cerebrale anche per la bambina.