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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Abiti scuri in carcere: i boss al 41 bis in lutto per la morte di Riina

A distanza di un mese esatto dalla morte del Capo dei capi emergono le reazioni dei detenuti costretti al "carcere duro". C'è chi dopo avere appreso la notizia si è trincerato in uno strano mutismo, chi ha fatto lo sciopero della tv

C'è chi si è vestito a lutto, chi si è trincerato dietro uno strano mutismo. Chi invece ha deciso di non guardare più la tv. Sono le reazioni dei boss in carcere al 41 boss dopo avere appreso la notizia della morte di Totò Riina e venute a galla adesso, a distanza di un mese esatto dal decesso del capo corleonese.

Come spiega il Corriere della Sera Vittorio Tutino, all'ergastolo per la strage di via D’Amelio s’è vestito a lutto, "con abiti di colore nero e scarpe nere". Come lui il corleonese Rosario Lo Bue, recentemente condannato a 15 anni di galera. E hanno reagito allo stesso modo diversi detenuti mafiosi, camorristi e ‘ndranghetisti reclusi al 41 bis. 

Tommaso Lo Presti, considerato il boss della famiglia mafiosa palermitana di Porta Nuova, è invece rimasto muto anche all’ora di pranzo e la sera. A Novara un altro boss, Vito Vitale da Partinico, già alleato dei corleonesi, al risveglio ha acceso la televisione e, appreso che Riina era morto, l’ha spenta e non l’ha più voluta vedere per tutta la giornata.

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