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Martedì, 23 Aprile 2024
Solidarietà

Muoiono in moto e lasciano 3 figlie orfane: già raccolti 145mila euro

Il dramma si è consumato nell’area di Riva del Garda, quando la moto sulla quale viaggiava una coppia diretta al concerto di Vasco Rossi è improvvisamente sbandata finendo contro un camion. Orfane 3 figlie tra gli 8 anni e i 17 anni

"Una persona speciale: mi è stata accanto per 7 anni dandomi sempre la forza per lottare con una dolcezza e umanità infinite". Questa era Silvia Ruscelli, l'oncologa cesenate di 47 anni dell'Irst Irccs di Meldola, scomparsa tragicamente il 20 maggio scorso insieme al marito geometra 49enne Ugo Beltrammi mentre erano diretti a Trento per assistere al concerto di Vasco Rossi. Quel dramma, che si è consumato nell’area di Riva del Garda (Trento), quando la moto sulla quale viaggiavano è improvvisamente sbandata finendo contro un camion, ha lasciato orfane tre figlie di 8, 13 e 17 anni. Una tragedia che ha colpito tutti: al dolore per la perdita così improvvisa e prematura di due vite si è aggiunta la preoccupazione verso Giulia, Marta ed Irene.

"Due foglie nel pieno della loro stagione, due foglie verdi sono cadute, ma restano tre teneri germogli pieni di vita - come aveva detto il vescovo di Cesena Douglass Regattieri nell'omelia durante i funerali celebrati a Sarsina, dove viveva la coppia -. A noi spetta il compito di proteggerle perché la vita è già stata molto crudele con loro". Proprio per questo motivo i colleghi del Gruppo di Patologia Epatobiliare e Gastroenterico dell’Irst di Meldola, con a capo il dottor Giovanni Luca Frassineti, si sono rivolti all’Istituto Oncologico Romagnolo per avviare una campagna di crowdfunding a sostegno del futuro delle tre giovanissime ragazze.

La raccolta fondi

Oltre a mettere a disposizione la propria piattaforma dedicata (www.insiemeachicura.it) in maniera completamente gratuita, in modo che nulla di quanto raccolto venga utilizzato a scopi diversi da quello del mantenimento delle bambine di Silvia ed Ugo, l'Istituto Oncologico Romagnolo "Dino Amadori" ha fatto la propria parte effettuando una donazione di 5mila euro per contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa. Una richiesta di aiuto che ha richiamato l'attenzione di oltre 2.500 donatori, che hanno già versato oltre 145mila euro.

"Sapevamo che avremmo ottenuto una risposta importante, non solo per l’onda emotiva che ha avuto la tragica e prematura scomparsa di Ugo e Silvia anche in chi non li conosceva ma anche in considerazione dei migliaia di attestati di stima che la dottoressa ha ricevuto in questi giorni per il lavoro che portava avanti - ha spiegato a ForlìToday il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi -. La Romagna, d’altronde, si è sempre mostrata una terra particolare, ricettiva e sensibile nei confronti delle iniziative di raccolta fondi verso le persone che soffrono. Certamente la portata della raccolta ha stupito anche noi. Ma d’altronde di fronte al vuoto che dovranno affrontare le giovanissime Irene, Marta e Giulia non si può restare indifferenti, tanto che sono arrivate offerte per il loro futuro da tutta Italia. Manterremo la raccolta fondi aperta per tutto il tempo necessario, affinché la famiglia di Ugo e Silvia possa avere il massimo supporto possibile".

Le donazioni, tanti pensieri d'affetto

Molte donazioni sono accompagnate da attestazioni di riconoscenza verso Silvia e il suo impegno nella lotta contro il cancro. Tanti hanno voluto accompagnare il loro gesto di solidarietà con una frase o un ricordo. C'è chi ricorda l'oncologa "come una stupenda collega conosciuta durante il corso di specializzazione in Oncologia che ha svolto qui a Modena", come scrive Roberto, o chi ha voluto dare "un piccolo aiuto per le vostre piccole, a te che aiuti nella vita ne hai dati tanti". "Un piccolo aiuto per ricordare una grande dottoressa - scrive un donatore anonimo -. In memoria di mio babbo che gli si era tanto affezionato. Riposate in pace". Antonella cita invece Madre Teresa di Calcutta: "A goccia a goccia si fa l'oceano e quando si tratta di aiutare anche con poco, ognuno di noi può fare la differenza. Lo dobbiamo a questi due angeli scomparsi prematuramente e anche se niente al mondo potrà restituire i genitori a tre principesse, almeno in questo modo, gli facciamo sentire, affetto, vicinanza e disponibilità". 

Profondo il pensiero di un neo papà: "Non conoscevo la sfortunata famiglia, ma sono padre da 10 giorni e questa tragedia mi ha colpito particolarmente. Che la vita possa comunque portare ancora dei sorrisi alle piccole, nonostante tutto". E ancora: "La vita è un soffio, ma nulla è andato perduto - scrive ad esempio Cristina -. Giulia, Marta e Irene ciò che voi siete è ciò che babbo e mamma via hanno insegnato. Siete il loro ricordo, la meravigliosa impronta del loro passaggio in questo difficile ma pur sempre meraviglioso mondo. Vi abbraccio forte". "Vi auguro il meglio e che con il tempo la vita vi restituisca in serenità e amore tutto quello che vi ha tolto - sono le parole di una donatrice anonimo -. Anche se non vi conosco vi sono vicina con il pensiero e con tanto affetto. Una mamma".

La raccolta fondi continua

Nel frattempo la raccolta fondi prosegue senza un limite temporale. Chiunque potrà fare la propria offerta, donando direttamente qui, ma è possibile partecipare al crowdfunding tramite bonifico bancario all’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo OdV (IBAN IT20A0538713202000003061433) specificando nella causale il titolo della raccolta fondi, "In Ricordo di Silvia".

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