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Giovedì, 25 Aprile 2024
Incidenti e infortuni

Morire andando al lavoro: una strage (quasi) quotidiana

Nei primi sei mesi del 2022 sono aumentati i decessi avvenuti nel tragitto tra casa e lavoro, mentre sono in cali quelli avvenuti durante le attività lavorative. Tutti i dati dell'Inail: boom di casi in Campania e più infortuni mortali tra le donne, ma gli uomini si ammalano di più

Si chiama infortunio in itinere e nei primi sei mesi del 2022 ha causato 121 decessi, una media di due vittime ogni tre giorni per quella che è quasi una strage quotidiana. Tra i morti sul lavoro registrati quest'anno c'è stato un forte incremento degli incidenti letali avvenuti nel tragitto di andato o ritorno tra casa e lavoro. Secondo i dati provvisori dell'Inail, dal 1° gennaio al 30 giugno 2022 c'è stato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2021, dei soli casi in itinere, passati da 94 a 121, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 444 a 342. La flessione ha riguardato sia l’industria e servizi (da 447 a 388 denunce), sia l’agricoltura (da 58 a 57) e il Conto Stato (da 33 a 18).

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail entro lo scorso mese di giugno sono state 463, 75 in meno rispetto alle 538 registrate nei primi sei mesi del 2021 (-13,9%), sintesi del decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-23,3%) e dell’incremento nel bimestre maggio-giugno (+15,4%), nel confronto tra i due anni. Il calo è di 107 casi rispetto al periodo gennaio-giugno 2020 (570 decessi) e di 19 rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 (482 decessi).

Infortuni sul lavoro: denunce aumentano del 43,3%

Un dato allarmante contenuti negli Open Data provvisori presenti sul sito dell'Inail, che ha registrato, sempre nei primi sei mesi dell'anno in corso, un grande aumento delle denunce totali di infortuni sul lavoro: 382.288, il 43,3% in più rispetto alle 266.804 dei primi sei mesi del 2021 (+56,1% rispetto alle 244.896 del periodo gennaio-giugno 2020 e +18,1% rispetto alle 323.831 del periodo gennaio-giugno 2019). 

I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo semestre del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 234.739 del 2021 ai 340.784 del 2022 (+45,2%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 29,4%, da 32.065 a 41.504.

Più casi al Sud, boom in Campania

L'analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+60,4%), seguito da Isole (+57,7%), Nord-Ovest (+50,8%), Centro (+45,0%) e Nord-Est (+26,1%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano in particolare la Campania (+105,5%), la Liguria (+70,1%) e il Lazio (+66,4%).

Salgono i morti tra le donne

Il calo delle denunce di infortuni mortali rilevato tra i primi sei mesi del 2021 e del 2022 è legato solo alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 487 a 408, mentre quella femminile sale da 51 a 55 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 463 a 378 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 17 a 25) e degli extracomunitari (da 58 a 60). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra i 25-44enni (da 109 a 136 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 407 a 305). Al 30 giugno di quest’anno risultano otto incidenti plurimi avvenuti nei primi sei mesi, per un totale di 18 decessi, tutti stradali. Nel primo semestre 2021 gli incidenti plurimi erano stati nove, per un totale di 23 decessi, 15 dei quali stradali.

Gli uomini si ammalano di più

In ottica di genere si rilevano 2.016 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 21.038 a 23.054 (+9,6%), e 214 in più per le lavoratrici, da 7.817 a 8.031 (+2,7%). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 26.734 a 28.725 (+7,4%), sia quelle degli extracomunitari, da 1.460 a 1.579 (+8,2%), e dei comunitari, da 661 a 781 (+18,2%). 

Aumentano le malattie professionali

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sei mesi del 2022 sono state 31.085, in aumento di 2.230 casi (+7,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (10.748 casi in più, per un incremento percentuale del 52,8%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.490 casi in meno, con una riduzione del 4,6%, rispetto al periodo gennaio-giugno 2019). 

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