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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Italia

Muore durante il primo giorno di lavoro: ennesima vittima di una strage continua

Due morti in un solo giorno: il bilancio drammatico che unisce l'Italia all'insegna del lutto e della rabbia perché, come denunciano i sindacati, troppo spesso non sempre si lavora in condizioni di sicurezza

Anche oggi due morti sul lavoro, Carrara e Padova unite dal lutto. Un operaio quarantenne è rimasto schiacciato da un blocco di marmo in un deposito a Marina di Carrara ed è morto in seguito ai traumi riportati.

Secondo una prima ricostruzione, l'operaio, che sarebbe un dipendente di una ditta di autogru, sarebbe stato colpito da un blocco di marmo che era già stato scaricato e posizionato. "Per migliorare la sicurezza nelle cave e nel settore del marmo è necessaria una stretta collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro, una vera alleanza tra tutte le figure dell'impresa - spiega Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana - E i controlli devono essere assidui e costanti".

Marina di Carrara, operaio muore schiacciato da un blocco di marmo

Sgomento anche a Padova dove un 44enne, titolare di un'azienda di facchinaggio, è morto per le conseguenze di un volo da circa tre metri mentre stava smontando un macchinario che doveva essere imballato per poi essere spedito negli Stati Uniti.

"Non può che portarci a interrogarci ancora una volta sulle condizioni del lavoro in Italia, e su come vengono gestiti le esternalizzazioni e gli appalti." affermano in una nota congiunta la Fiom nazionale e la Fiom di Padova.

"Oggi - rilevano- era il primo giorno di lavoro per la Detto Fatto, piccola impresa di manutenzione di Modena, formata dal titolare e da due dipendenti, che avrebbe lavorato in appalto alla Maus di Campodarsego, in provincia di Padova, per lo smontaggio e l'imballaggio dei macchinari da inviare ai clienti dopo i test di controllo"

Padova, si schianta a terra e muore dopo un volo di tre metri

I tre lavoratori oggi, ricordano dalla Fiom "erano arrivati in azienda per la prima volta e avevano cominciato lo smontaggio, anche se non era stato formalizzato il contratto di lavoro. I tre non erano ancora dotati di tutta l'attrezzatura necessaria e questa era stata data loro dai dipendenti della Maus, altrimenti non avrebbero potuto procedere nella mansione assegnata alla Detto Fatto. Erano sulle impalcature, impegnati nello smontaggio di una macchina, quando il titolare dell'impresa modenese, che non era correttamente agganciato ai cavi di sicurezza, è caduto da un'altezza di 3 metri ed è morto poco dopo".

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