Morti due operai investiti da un getto di vapori di ammoniaca
Incidente sul lavoro a Villanterio, in provincia di Pavia. Tra gennaio e aprile 2021 già 306 infortuni mortali
Ancora un incidente sul lavoro. Due operai sono morti dopo essere stati investiti da vapori contenenti probabilmente ammoniaca. È successo a Villanterio, comune in provincia di Pavia, intorno alle ore 12.30, nella ditta Digima. Secondo quanto reso noto dall'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia, le due vittime sono due uomini di 50 e 51 anni. Sul posto sono intervenuti un'ambulanza, un'automedica, i vigili del fuoco e i carabinieri.
L'incidente sul lavoro alla Digima di Villanterio (Pavia): morti due operai
L'incidente sul lavoro a Villanterio costato la vita a due operai sarebbe stato causato dalla rottura di un tubo all'interno del quale passava il vapore: il getto avrebbe investito in pieno i due lavoratori, ma la dinamica è ancora da chiarire con esattezza. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per mettere in sicurezza l'area anche con un nucleo Nbcr, gruppo specializzato che entra in azione in situazioni eccezionali, quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze pericolose. La Digima è una ditta specializzata nella produzione di grassi e farine proteiche di origine animale (destinati a svariati usi come l'allevamento, il settore del pet food, i fertilizzanti e l'industria chimica) e nella raccolta e lavorazione di sottoprodotti della macellazione.
"Anche oggi registriamo una tragedia enorme, che allunga l'elenco di una strage quotidiana che non si riesce a fermare - hanno detto Tina Balì e Andrea Gambillara della segreteria nazionale Flai Cgil -. Li seguitiamo a chiamare incidenti, ma non hanno nulla di accidentate o casuale, si tratta di morti annunciate all'interno di un sistema che vede troppi buchi neri su controlli, prevenzione, formazione e rispetto delle leggi e delle norme esistenti. Tutte le istituzioni preposte devono intervenire, anche il tempo del cordoglio è finito, bisogna agire e in fretta perché nel 2021 non si può morire sul lavoro. Fermiamo le stragi sul lavoro, dicendo basta a un sistema che mette il profitto prima della salute".
Sull'ennesimo incidente sul lavoro è intervenuto anche il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano. "Non si ferma mai la conta dei morti sul lavoro, mai - ha scritto Fiano - oggi due operai morti in provincia di Pavia. Servono più controlli. Forse ancora di più oggi che l’etica sul lavoro ci appare in giorni drammatici come quelli del Mottarone, completamente svanita".
Nei primi quattro mesi di quest'anno 306 morti sul lavoro
Stando all'ultimo report dell'Inail, i dati sui morti sul lavoro in Italia segnano un deciso aumento nel primo quadrimestre 2021. Le denunce di infortunio sul luogo di lavoro con esito mortale tra gennaio e aprile sono state 306, in aumento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. L'istituto segnala anche l'aumento delle patologie di origine professionale denunciate, che sono state 18.629 (+26,1%). Il confronto tra 2020 e 2021 richiede però cautela, sottolinea l'Inail, in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia. Non è stato infatti conteggiato un rilevante numero di "tardive" denunce mortali da contagio di covid, in particolare a marzo 2020, entrate negli archivi solo nei mesi successivi al 30 aprile.
Perché si continua a morire di lavoro
🔴 Villanterio (PV), incidente sul lavoro alle 12 in un’azienda che lavora alimentari, dopo la rottura di una tubazione di vapore: deceduti due operai. #Vigilidelfuoco al lavoro con il nucleo #NBCR per mettere in sicurezza l’area [14:30 #28maggio] pic.twitter.com/33nfo4DdKN
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) May 28, 2021