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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dall’inizio dell'anno già 127 morti sul lavoro: i dati della Cgia

In crescita anche gli infortuni: "Un Paese civile e moderno non può accettarlo"

Nei primi due mesi di quest’anno i dati relativi agli incidenti mortali nei luoghi di lavoro sono in aumento. Se nello stesso periodo del 2016 c’erano stati 95 casi, tra gennaio e febbraio sono decedute 127 persone (+33,7 per cento). Quasi la metà dei 32 decessi in più registrati quest’anno sono ascrivibili ai due casi eccezionali avvenuti nello scorso mese di gennaio: il crollo dell’albergo di Rigopiano e lo schianto dell’elicottero del 118 avvenuto nei pressi di Campo Felice.

Oltre ai morti sul lavoro, sono in crescita anche gli infortuni: sempre nei primi due mesi di quest’anno sono stati denunciati 98.275 eventi: 1.834 in più (+1,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2016. Sono i dati, ancorché provvisori, diffusi dalla Cgia di Mestre.

“Un Paese civile e moderno – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – non può accettare oltre mille morti e quasi 700mila infortuni l’anno. Queste tragedie vanno combattute con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attività, penso al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza”. “Se i primi dati congiunturali tornano ad essere molto preoccupanti, su base annua il quadro statistico si presenta meno drammatico”, osserva la Cgia.

Tra il 2016 e il 2015, l’aumento degli infortuni in termini assoluti è stato dello 0,7 per cento. Negli ultimi due anni – spiega la Cgia – sono aumentati sia gli occupati sia lo stock complessivo delle ore lavorate: pertanto, ha poco senso mettere a confronto il numero degli infortuni di ciascun anno basandosi solo sui dati assoluti. Da un punto di vista statistico, correttezza impone di fare riferimento all’indice di frequenza degli incidenti: un parametro che viene calcolato rapportando il numero degli infortuni alle ore lavorate. Tra il 2011 e il 2016 l’indice di frequenza degli infortuni è in costante diminuzione e nell’ultimo anno è sceso dell’1,3 per cento.

E negli ultimi 45 anni – sottolinea la Cgia – il numero dei decessi e degli infortuni nei cantieri e nelle fabbriche è crollato: se all’inizio degli anni ’70 gli eventi infortunistici sfioravano quota 1,6 milioni, nel 2016 sono scesi al minimo storico di poco superiore a 630mila unità. Sempre nello stesso arco temporale, i morti, invece, sono passati da poco più di 3.650 a poco più di un migliaio.

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