Trovato il cadavere di un uomo nel boschetto della droga: forse ucciso da un'overdose
Sul suo corpo, da una prima analisi esterna, non sono emersi segni di violenza
Si riaccendono i riflettori su una delle piazze di spaccio di eroina più grandi d'Italia, vera e propria oasi di spacciatori e tossici. Un uomo di 35 anni - un italiano le cui generalità non sono ancora note - è stato trovato morto nella notte tra martedì e mercoledì in via Orwell a Milano, nel tristemente noto boschetto della droga di Rogoredo.
L'allarme, dato da un tossicodipendente che ha visto la vittima a terra priva di sensi, è scattato alle due, ma i soccorritori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del trentacinquenne. Sul suo corpo, da una prima analisi esterna, non sono emersi segni di violenza: è molto probabile, quindi, che a uccidere l'uomo sia stata un'overdose, anche se non si esclude l'ipotesi malore.
Nonostante i continui blitz delle forze dell'ordine e il progetto di Italia Nostra - che si occuperà della rinascita del parco -, la situazione a Rogoredo resta evidentemente difficile e la stessa amministrazione - per bocca dell'assessore alla sicurezza, Carmela Rozza -, lo scorso settembre aveva ammesso che il problema degrado e sicurezza era tutt'altro che risolto. La morte di mercoledì notte, purtroppo, non fa che confermarlo.
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