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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA

Ciro Esposito non ce l'ha fatta: è morto il tifoso del Napoli

Non ce l'ha fatta il tifoso partenopeo ferito durante gli scontri della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, a Roma. Le sue condizioni si erano aggravate martedì per un'infezione polmonare

ROMA - Si è spenta anche l'ultima flebile speranza. Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della finale di Coppa Italia, è morto stamattina.

La notizia è stata diffusa dal policlinico Gemelli di Roma, dove il tifoso era ricoverato nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni si erano aggravate ieri, lasciando poche speranze di sopravvivenza. Esposito è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali", spiega in una nota Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, dove il tifoso era ricoverato da 50 giorni. Il professor Antonelli, a nome di tutto il reparto "esprime profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio".

Il 19 giugno scorso era stato sottoposto a una nuova revisione chirurgica, dopo avere subito pochi giorni prima una lobectomia superiore destra e, in precedenza, diversi altri interventi chirurgici dai quali non si era mai ripreso completamente per via di numerose complicanze dovute alla grave lesione traumatica subita. Le condizioni del ragazzo ieri si erano rapidamente aggravate e le indiscrezioni sulle sue condizioni hanno rapidamente alimentato polemiche. Il susseguirsi di notizie che via via lo hanno dato per morto, poi in coma farmacologico, poi in coma irreversibile, ha prima suscitato la reazione indignata e disperata della mamma e poi l'allarme dei responsabili dell'ordine pubblico nella Capitale, preoccupati per il ventilato arrivo in città di tifosi napoletani. Timore al momento non verificato nei fatti.

"Non si faccia violenza nel nome di Ciro". E' l'appello lanciato da Enzo, lo zio di Ciro Esposito. "Invitiamo a mantenere la calma - sottolinea lo zio, poco dopo la morte del ragazzo - non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro. Il nostro obiettivo è riportare Ciro al più presto a casa - continua - Per noi adesso è il momento del dolore ma stiamo lavorando per poter accelerare i tempi e ripartire per Napoli". Bisogna avere però l'autorizzazione visto che c'è un'inchiesta in corso e potrebbe essere richiesta un'autopsia. "Speriamo che almeno su questo ci sia un po' di pietas umana e ci venga evitato un lungo strazio anche per tornare a casa" commenta Enzo Esposito che non nasconde la sua amarezza: "Mi aspettavo un po' di vicinanza in queste settimane da parte delle istituzioni, ma non è mai arrivata salvo qualche eccezione come il sindaco di Napoli De Magistris".

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, affida a Twitter le sue tristi riflessioni sulla morte del ragazzo e fa le condoglianze alla famiglia: "Ciro era un nostro tifoso che voleva passare una serata di gioia tifando per la propria squadra. Questa tragedia deve far riflettere tutto il mondo del calcio e delle istituzioni che collaborano con esso. Esprimo ai genitori ed a tutta la sua famiglia le mie più sentite condoglianze unitamente a tutto il Calcio Napoli. Aurelio De Laurentiis".

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