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Giovedì, 25 Aprile 2024
OMICIDI

"E' clinicamente morto Ciro Esposito", il tifoso del Napoli ferito prima della Coppa Italia

La vita del tifoso partenopeo ferito da colpi di arma da fuoco prima di Napoli - Fiorentina è appesa a un filo. A nulla sono servite le diverse operazioni alle quali è stato sottoposto. Annullati maxischermi per Italia-Uruguay a Scampia

La notizia purtroppo è arrivata, come in un macabro film, a poche ore da Italia-Uruguay, la partita che terrà tutti gli italiani con gli occhi incollati alla tv: Ciro Esposito è "clinicamente morto". Il 20enne tifoso del Napoli ricoverato al policlinico Gemelli dopo essere stato ferito a colpi di pistola prima della finale di Coppa Italia è stato dichiarato clinicamente morto nella stanza d'ospedale circondato dai suoi cari che, da quel maledetto 3 maggio, non hanno mai lasciato Roma. Il suo cuore - ha chiarito lo zio - batte ancora, ma il ragazzo è in coma irreversibile. 

A nulla sono valse le operazioni per salvargli la vita, la prima delle quali al polmone. Ciro era in dialisi e non ha mai recuperato un'attività epatica pienamente efficiente. Secondo quanto si apprende, è stata però un'infezione a un polmone e un problema all'intestino a far precipitare la situazione

Al capezzale del tifoso un via vai di gente: Alessandra Leardi, la mamma di Ciro, il fratello Michele, il padre, la fidanzata Simona, il presidente del Napoli Club di Roma. 

Fin dalla mattina dalla pagina "Ciro non mollare" si è appreso che i medici del Gemelli hanno chiamato i parenti al capezzale del ragazzo. Sempre su Facebook, lo zio, Giuseppe Esposito, ha messo in evidenza un post: "Cari amici, adesso più che mai Ciro ha bisogno delle vostre preghiere". Padre Mariano, il cappellano del Cristo Re, intorno alle 13.30 ha dato l'estrema unzione al ragazzo: "Ciro è tenuto in vita dai farmaci"  ha spiegato uno dei legali della famiglia Esposito, Damiano De Rosa.​ Intorno alle 14.30 la drammatica notizia: Ciro è morto. Per il dolore e il rispetto verso il dramma di Ciro, sono stati annullati i maxischermi che, a Scampia, avrebbero trasmesso la partita dell'Italia contro l'Uruguay.

Intanto, per l'omicidio di Ciro Esposito resta in stato d'arresto Daniele De Santis. Il presunto aggressore, ex ultras della Roma e militante dell'estrema destra capitolina, era stato fermato e ricoverato nel pomeriggio di domenica quattro maggio. Era stato operato al Gemelli - l'uomo era stato pestato dopo gli spari - ed è tuttora ricoverato al Cdt di Regina Coeli. Restano comunque, a più di un mese dalla gara e dall'agguato, ancora molti dubbi sulla dinamica.

De Santis era solo? Con lo stub che ha dato risultato parzialmente negativo, i pm sono convinti che sia stato davvero lui a sparare? E ancora: la sparatoria e il sangue nascondono qualcosa di più che una semplice rivalità calcistica? Tutte domande, per ora, senza risposta. Ma adesso è il momento di Ciro. Il resto verrà dopo. 

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