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Giovedì, 28 Marzo 2024
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E' morto Erich Priebke, responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine

L'ex ufficiale nazista avrebbe lasciato un "testamento umano e politico" in video

L'ex ufficiale delle SS Erich Priebke, condannato all'ergastolo in Italia per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, è morto oggi all'età di 100 anni. La notizia è stata diffusa dal suo avvocato Paolo Giachini, il quale ha inoltre reso noto che l'ex militare ha lasciato come "ultimo lascito" un'intervista scritta e un video, definiti "testamento umano e politico".

"La dignità con cui ha sopportato la sua persecuzione ne fa un esempio di coraggio, coerenza e lealtà", si afferma nel comunicato che dà notizia della morte del criminale nazista.

Priebke aveva 20 anni quando aderì, nel 1933, al Partito Nazionalsocialista di Hitler. Entrò nelle grazie di Heinrich Himmler, che lo fece entrare nelle SS, dove raggiunse il grado di capitano (SS-Hauptsturmführer).

Dopo l'armistizio e fino al mese di maggio 1944 opera a Roma sotto il comando di Herbert Kappler. In seguito all'attentato di via Rasella del 23 marzo 1944, Kappler ordinò l'esecuzione di 335 civili italiani, da fucilare per rappresaglia alle Fosse Ardeatine. All'eccidio Priebke concorse nella pianificazione ed esecuzione.

Delle vittime 39 erano ufficiali, sottufficiali e soldati appartenenti alle formazioni clandestine della Resistenza militare, 52 erano militanti del Partito d'Azione e di Giustizia e Libertà, 68 gli appartententi all'organizzazione trockijsta Bandiera Rossa e 75 erano di religione ebraica. Altri erano detenuti comuni.

LA COMUNITA' EBRAICA DI ROMA

"Rimane l'amarezza" per non aver "mai visto alcun pentimento" da parte di Erich Pribke per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Lo ha detto Riccardo Pacifici Commentando la notizia della morte dell'ex ufficiale nazista. "Sono molto nervoso perché abbiamo avuto a che fare con un essere vivente - non riesco a definirlo essere umano - che ha mantenuto la sua adesione a un'ideologia fanatica, razzista, criminale e mai ha dichiarato, neanche in età avanzata, che quello poteva essere stato 'un errore di gioventù'", ha affermato Pacifici sottolineando di "non aver mai sentito in nessuna fase processuale, né negli anni in cui è stato agli arresti domciliari, mai visto alcun pentimento per aver collaborato alla strage delle Fosse Ardeatine". "Ora le sue vittime sono ad attenderlo lassù in cielo, nella speranza che ci sia giustizia divina".

L'ASSOCIAZIONE PARTIGIANI

"Rispettiamo la persona di fronte alla morte, ma non possiamo dimenticare le vittime delle Fosse Ardeatine. Erich Priebke è stato un criminale, al servizio di una dittatura sanguinaria", lo dichiara in una nota Carlo Smuraglia, presidente Nazionale dell'Anpi

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