Troppo tempo per i rilievi, motociclista impaziente spezza braccio ad un vigile
Il centauro è stato poi fermato dai colleghi dell'agente della Polizia Locale di Roma. Il vigile è stato trasportato in ospedale per le cure mediche
L'attesa per i rilievi scientifici è stata troppo lunga. Questa la ragione che avrebbe portato un motociclista ad aggredire e spezzare un braccio ad un vigile urbano impegnato con una pattuglia del I Gruppo Prati a ricostruire la dinamica di un incidente stradale avvenuto poco prima nella zona di piazza Cavour. Lo denuncia il sindacato Sulpl Roma della Polizia Locale. I fatti intorno alle 23:00 di lunedì 28 agosto a Prati.
Motociclista spezza braccio ad un vigile urbano
Secondo quanto reso noto dal sindacato romano dei 'caschi bianchi', l'agente è stato costretto alle cure dell'ospedale per una frattura ad un braccio conseguente all'aggressione del motociclista impaziente. Il vigile urbano è stato quindi trasportato in ambulanza al Santo Spirito, dove è stato refertato con 20 giorni di prognosi. Sulle tracce del centauro si sono poi messi i colleghi dell'agente, con l'ausilio di altre due pattuglie dei Gruppi Prati e Gssu. Rintracciato il motociclista lo stesso è stato poi sottposto a fermo.
La denuncia del Sulpl Roma
Come denuncia il Sulpl Roma: "Non è possibile continuare a lavorare in questo modo in città. Specie in notturna si viene inviati a compiere interventi con singoli equipaggi ( abbiamo una pattuglia per municipio) perché oramai gran parte delle pattuglie sono ferme a guardare i campi nomadi oppure la pineta di Ostia. Le pattuglie rimaste disponibili vanno da una parte all’altra di Roma e restano da sole anche per ore".
Servizi notturni
"Sappiamo che aggiungere pattuglie la notte significa tagliare i servizi del giorno, ma il Comando del Corpo deve capire che la notte così come è organizzata non risponde più a come era 15/20 anni fa. Se non vogliamo tagliare i servizi di giorno - prosegue il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale - dobbiamo tagliare qualche servizio di notte per aumentare le pattuglie disponibili. A cominciare dai piantonamenti fissi che si protraggono da anni ormai e che sono diventati la sicurezza esclusiva e privata degli abitanti dei campi nomadi".