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Venerdì, 29 Marzo 2024
LA RIFORMA

Ecco la rivoluzione: scooter 125 in autostrada

Cambia il codice della strada: l'Italia abbandona il divieto di far circolare i "motorini" in autostrada e si allinea al resto d'Europa

ROMA - Scooter e motocicli 125 saranno liberi di circolare sulle grandi arterie (tangenziali e autostrade), ma solo se guidati da persone maggiorenni. E poi bici e moto che nelle città potranno percorrere le corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici. Sono alcune delle principali novità nel nuovo codice della strada approvato dalla Commissione Trasporti della Camera.

L'Italia si allinea così al resto d'Europa, dove questa limitazione non è mai esistita. Permettere l'accesso nelle corsie riservate ai mezzi pubblici "è una misura destinata ad accrescere la sicurezza degli utenti delle due ruote - precisa Ancma, l'associazione nazionale ciclo motociclo accessori - in quanto li separa dal traffico ordinario ed e' stata mutuata dall'esperienza di altre città europee, come Londra". E va incontro alle esigenze di una maggiore sicurezza, rendendo più semplice alle forze dell'ordine l'identificazione e il recupero delle biciclette rubate, anche "l'introduzione di un sistema di marchiatura volontaria del telaio". Misura che si aggiunge ad una serie di disposizioni volte ad incentivare la mobilità delle due ruote a pedale.

Novità nel testo della legge delega di riforma del codice della strada approvato in Commissione Trasporti della Camera anche in tema di strade. Il ministero dei Trasporti infatti - precisa Ancma - "viene incaricato di predisporre linee guida destinate agli enti proprietari che definiscano criteri di progettazione e costruzione di infrastrutture stradali sicure per gli utilizzatori di veicoli a due ruote". In proposito l'Ancma ribadisce di aver redatto, in collaborazione con il DISS (Dipartimento di sicurezza stradale) dell'Università di Parma, un vademecum utile a progettisti e tecnici per realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti, in linea con gli standard comunitari.

"L'approvazione del testo che contiene le nostre richieste - afferma il presidente di Confindustria Ancma Corrado Capelli - è la testimonianza del dialogo costante e concreto che l'Associazione ha con gli organi deputati a legiferare e del suo lavoro quotidiano sul fronte della sicurezza stradale".

Il testo unificato della legge delega di riforma del codice della strada - fa sapere l'Ancma - "è stato votato e approvato nella seduta della Commissione Trasporti della Camera che si è svolta oggi pomeriggio, dopo un lavoro che è durato otto mesi e che ha permesso alla stessa Commissione di definire i criteri direttivi che il Governo dovrà tradurre in norme cogenti. Il documento potrà essere ancora modificato nel successivo passaggio al Senato, ma già oggi contiene lo scheletro del futuro codice stradale".

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