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Sabato, 20 Aprile 2024
Corruzione / Palermo

Funzionari della Motorizzazione con le mazzette nelle carpette delle pratiche auto

Ventuno persone sono state arrestate, 8 sono funzionari pubblici. La polizia è partita da un'anomalia nei dati e ha scoperto un radicato sistema di corruzione: soldi in cambio di aiuti

Le mazzette elargite per agevolare le pratiche venivano consegnate negli stessi fascicoli e i funzionari decidevano chi favorire, dove chiudere un occhio se mancavano documenti o se c'erano irregolarità. Motorizzazione civile di Palermo travolta da un'inchiesta anti corruzione. Oggi, 28 febbraio, sono stati eseguiti 21 arresti da parte della polizia. I provvedimenti sono scattati nei confronti di otto funzionari e dipendenti e 13 responsabili di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche. Numerose le perquisizioni effettuate. Impegnati oltre cento uomini e donne della polizia.

I reati contestati vanno dalla corruzione all'accesso abusivo a sistema informatico o telematico alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Sono complessivamente 187 i capi di imputazione e 42 i soggetti indagati. Eseguito anche un sequestro preventivo di somme per oltre 35mila euro.

L'indagine ha avuto inizio nel 2020 e ha visto impegnati, per oltre due anni, gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria del compartimento polizia stradale di Palermo, coordinati dalla procura.  Sono partiti da un dato di fatto: nel corso degli ultimi anni le nazionalizzazioni effettuate alla Motorizzazione civile di Palermo hanno avuto una costante crescita, passando dalle 7.740 immatricolazioni del 2016 alle 20.465 del 2019. Gli intestatari erano per oltre l'80% residenti fuori la provincia di Palermo e la quasi totalità delle pratiche era stata commissionata da un ristretto numero di agenzie palermitane. 

La Polstrada ha riscontrato "numerose anomalie e irregolarità" nella definizione delle pratiche esaminate, non solo relative alle pratiche di nazionalizzazione, ma anche alle pratiche di collaudo, di duplicati di carte di circolazione, di immatricolazione di macchine agricole e operatrici.

In particolare, nelle nazionalizzazioni le pratiche sarebbero state perfezionate anche se la documentazione era incompleta o irregolare, senza fare i collaudi dei veicoli. Non solo, i duplicati di carte di circolazione sarebbero stati emessi al fine di modificare i dati dei veicoli, in assenza dei requisiti previsti dalla norma.

I responsabili sarebbero otto funzionari della Motorizzazione della cosiddetta "area Veicoli", che per questo avrebbero intascato tangenti da alcune agenzie di disbrigo pratiche. In molti casi le consegne di denaro in favore dei pubblici ufficiali sono state documentate attraverso intercettazioni video. Oltre 60 gli episodi per quali i pubblici ufficiali risultano indagati per specifici reati di corruzione.

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