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Venerdì, 29 Marzo 2024
Gli abbonamenti abusivi

Serie tv e partite di calcio gratis: più di mille euro di multa per ciascun cliente col "pezzotto"

Un'operazione antipirateria della Guardia di finanza di Milano ha portato a individuare e sequestrare due centrali di trasmissione di Iptv (Internet protocol television) illegali, localizzate in Svizzera e in Sicilia, gestite da ventidue cittadini italiani e due elvetici

Serie tv e partite di calcio gratis con lo streaming illegale, ci risiamo. Sono due le centrali di trasmissione di Iptv (Internet protocol television) scoperte e sequestrate dalla Guardia di finanza di Milano durante un'operazione antipirateria condotta in collaborazione con le autorità giudiziarie svizzere e la polizia cantonale ticinese. Localizzate in Svizzera e in Sicilia, gestite da ventidue italiani e due elvetici, tutti indagati, le centrali trasmettevano illegalmente flussi audio/video decriptati a circa 900 rivenditori (reseller) che, a loro volta, li immettevano nella disponibilità dei clienti.

Iptv, streaming illegale per serie tv e calcio gratis: più di mille euro di multa per ciascun cliente

L'accusa è di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità e farà scattare una multa da 2.582 a 25.822 euro per i reseller e una sanzione di 1.032 euro per gli oltre duemila clienti-utenti finali dislocati su tutto il territorio nazionale. Gli agenti della Guardia di finanza, coordinati dalla procura di Roma, hanno eseguito perquisizioni in Svizzera, Lombardia, Puglia, Calabria e Sicilia e sequestrato gli strumenti di pagamento utilizzati per incassare gli introiti degli abbonamenti Iptv illegali, quantificati in circa un milione di euro.

I centri di trasmissione illegali, che operavano in Svizzera e a Messina, consentivano ai clienti, dietro il pagamento di un corrispettivo mensile compreso tra i 10 e i 15 euro, di vedere illegalmente i contenuti "piratati" delle principali piattaforme pay tv (tra le quali Sky) tra cui programmi on demand, eventi sportivi live, film e spettacoli di intrattenimento. Il danno stimato per gli operatori del settore ammonta ad almeno 130 milioni di euro.

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