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Giovedì, 25 Aprile 2024
Napoli

Agguato durante la festa scudetto: ucciso Vincenzo Costanzo

La vittima aveva 26 anni. Il prefetto e il sindaco: "Un regolamento di conti che ha trovato l'opportunità della festa"

Un agguato in strada a suon di colpi di arma da fuoco approfittando della confusione che ha avvolto Napoli dopo la vittoria del terzo scudetto. Un ragazzo di 26 anni, Vincenzo Costanzo, è stato ucciso giovedì sera proprio mentre la città era in festa con migliaia di persone per strada. La dinamica dei fatti è ancora poco chiara.

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Vincenzo Costanzo ucciso a Napoli

Quello che sappiamo finora è che i carabinieri sono intervenuti in piazza Carlo III per la segnalazione di una persona raggiunta da colpi d'arma da fuoco in varie parti del corpo. Costanzo è stato soccorso e stato portato all'ospedale Cardarelli, dove è morto. Sembra che il ferimento possa essere accaduto nella vicina piazza Volturno. Dopo la notizia del decesso del 26enne, parenti del ragazzo hanno danneggiato pareti e suppellettili al pronto soccorso e aggredito i poliziotti intervenuti per riportare la calma. Una 49enne, con precedenti, è stata arrestata per danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Un video pubblicato da "Nessuno tocchi Ippocrate" la situazione al Carderelli dopo le violenze.

Vincenzo Costanzo, residente nel quartiere di Ponticelli, sarebbe ritenuto vicino al clan camorristico D'Amico, attivo nella zona orientale della città.

Inizialmente si era ipotizzato che il ferimento fosse collegato alla festa per lo scudetto, con colpi di arma da fuoco esplosi nel clima di euforia. Ipotesi però smentita dal prefetto e dal sindaco di Napoli dopo alcune ore. L'episodio è "assolutamente slegato, non connesso ai festeggiamenti", il chiarimento del prefetto Claudio Palomba ai microfoni di SkyTg24.

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"Un regolamento di conti che ha trovato l'opportunità della festa"

"Questo morto che c'è stato è legato a una dinamica che non c'entra niente con la festa. Si tratta di una persona che ha precedenti penali importati. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti che ha trovato l'opportunità della festa. L'episodio ha una cornice completamente differente", le parole del sindaco Gaetano Manfredi, a Radio Anch'io su Radio1.

Da chiarire la posizione di altre tre persone arrivate in ospedale con ferite da arma da fuoco. Al Pellegrini, nel centro antico della città, è giunta una donna di Portici di 26 anni: era ferita alla caviglia, verosimilmente da un colpo d'arma da fuoco. È stata dimessa con una prognosi di dieci giorni.  Al pronto soccorso di Villa Betania è arrivato, invece, un 24enne del quartiere Ponticelli ferito al gluteo destro, anche lui da colpo d'arma da fuoco: dimesso con 15 giorni di prognosi. Stessa situazione per un altro giovane di 20 anni, sempre di Ponticelli. Non è chiaro se ci sia un legame con la morte del 26enne.

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Un primo bilancio della notte dei festeggiamenti per il Napoli campione d'Italia è di 203 feriti arrivati nei pronto soccorso gestiti dall'Asl Napoli 1. In questo conteggio ci sono anche Vincenzo Costanzo e i tre feriti sempre da proiettili.  

Dei 203, 38 erano codici bianchi, 65 verdi, 75 gialli e 22 rossi. Ci sono persone con ferite da coltello, altre con ferite alla mano per lo scoppio di petardi,  lussazioni di spalle, fratture ai polsi, persone con traumi oculari per colpi o petardi, persone con fratture del setto nasale, persone con ferite lacero contuse per incidenti o cadute, persone con traumi cranici, persone assistite per attacchi di panico, crisi asmatiche per inalazione fumogeni, e una in overdose di cocaina. Tra i codici verdi anche tre poliziotti aggrediti. 

A Casoria una ragazza lotta tra la vita e la morte. Era in strada con alcuni amici per festeggiare lo scudetto del Napoli quando un'auto li ha travolti. I quattro erano su un marciapiede quando il mezzo è piombato su di loro.

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