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Martedì, 21 Marzo 2023
Violenza ultras / Napoli

Napoli a ferro e fuoco: perché i tifosi dell'Eintracht non sono stati bloccati prima

Condanna unanime dal mondo politico italiano e tedesco, ma anche domande senza risposta. Salvini: "La Germania paghi i danni". Il M5s chiede una informativa urgente di Piantedosi. Come è possibile che i tifosi dell'Eintracht siano potuti "calare" in città a centinaia? Caos sulla vendita dei biglietti a parte, sono arrivati a Napoli come turisti di un paese Ue: impossibile fermarli in anticipo

Il cuore di Napoli messo a ferro e fuoco da centinaia di ultras tedeschi fuori controllo. "Che sia il governo tedesco a pagare i danni. Aveva ragione il ministro Piantedosi a chiedere di vietare la trasferta a questi teppisti". Così fonti della Lega alla luce degli scontri a Napoli scatenati dai tifosi dell’Eintracht Francoforte, arrivati in città senza biglietto per la partita di Champions League. "Questi non sono tifosi, sono criminali. Chissà se in Germania farebbero lo stesso casino… . Massima solidarietà e sostegno alle Forze dell'Ordine", ha scritto su Twitter Matteo Salvini. Facciamo il punto: sono stati arrestati sette tifosi del Napoli nelle scorse ore. 

A Napoli una giornata di violenza e di follia 

Che la situazione stesse degenerando è parso chiarissimo sin da presto (ma la tensione era palpabile da giorni). Nel pomeriggio poi lo scontro di gruppi di tifosi locali con quasi quattrocento ultrà tedeschi in piazza del Gesù Nuovo, via d'accesso ai Decumani, per quasi un'ora: tutto in mezzo a turisti e studenti. Le forze dell'ordine hanno usato lacrimogeni e idranti e respinto vari assalti. A Napoli una giornata di violenza e di follia ultrà che lascerà scorie. Brucia un'auto della polizia, altri veicoli della questura distrutti. Al termine degli scontri è stata trovata anche una pistola: sarebbe di un poliziotto aggredito da un gruppo di facinorosi.

Da Berlino è arrivata la ferma condanna delle violenze da parte della ministra dell'interno, Nancy Faeser, per la quale "i violenti e i teppisti distruggono lo sport". Parole dure anche dal quotidiano popolare Bild Zeitung, che titola "vergogna Champions League a Napoli", accusando i tifosi dell'Eintracht di aver "vandalizzato" la città "assieme agli hooligan dell'Atalanta". Di possibili legami fra la tifoseria di Francoforte e quella bergamasca parla anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung.

"Tutta la mia solidarietà alle forze dell'ordine e alla città di Napoli per questi gravi episodi di violenza. Il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi dell'Eintracht Francoforte non era un atto discriminatorio. Spero che questi criminali vengano consegnati alla giustizia", twitta il ministro degli Esteri Antonio Tajani riferendosi alle violenze a Napoli.

Gli ultras dell'Eintracht mettono a ferro e fuoco il centro di Napoli (foto LaPresse)


Il Movimento 5 Stelle, attraverso il deputato Dario Carotenuto, ha chiesto una informativa urgente del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sugli scontri a Napoli. Alla richiesta dei pentastellati si è associato anche il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli: "La città è sotto assedio - ha detto Borrelli - gli ultras hanno cacciato i turisti dal centro storico di Napoli e hanno incendiato le auto della polizia. Questi soggetti non dovevano arrivare in Italia e a Napoli". Gli ultras "hanno fatto danni già per 2-3 milioni di euro, com'è possibile che sia successo tutto ciò? Era prevedibile", ha rimarcato Borrelli.

"Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato" commenta sconsolato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

La polemica: "Chi li ha fatti partire?"

"Il nostro governo, attraverso una relazione fatta propria dalla prefettura di Napoli e poi confermata dal Tar della Campania, aveva impedito la vendita dei biglietti ai tifosi dell'Eintracht, con relativi striscioni offensivi contro Piantedosi in Germania. Mi chiedo chi e perché li abbia fatti partire", ha affermato Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. "Stanno devastando Napoli e aggredendo poliziotti e cittadini - ha detto Antoniozzi - dopo quello che avevano fatto a Roma il 2018.

"Quando ti serve un Ministro degli interni equilibrato trovi un 'questurino', quando ti serve un Ministro 'questurino' trovi il nulla. Altro che legge e ordine", ha dichiarato Carlo Calenda, leader di Azione, sui fatti di Napoli.

"Una violenza che non solo offende la città, ma anche i valori del calcio, dello sport e di tutti i veri tifosi appassionati. Le immagini di Napoli, ferita da scontri e tafferugli nelle zone del centro, lasciano senza parole. Solidarietà alle cittadine e ai cittadini, assediati da violenti criminali, e alle forze dell'ordine. Il ministro dell'Interno Piantedosi ci dia spiegazioni", dice la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente. "Come è possibile che i tifosi dell'Eintracht siano potuti arrivare in città a centinaia, dopo che era stata vietata loro la trasferta proprio per ragioni di ordine pubblico, anche alla luce di quanto accaduto nella partita di andata a Francoforte?", conclude Valente.

Come sono andate le cose

Il bilancio in serata è di venti contusi, quasi tutti appartenenti alle forze dell’ordine. Come mai non si è evitato il contatto tra "bande" travestite da tifosi? Perché è stato consentito a centinaia di "ospiti" tedeschi di poter raggiungere la città, dopo che le tensioni tra tifosi evidenziate prima della gara di andata non lasciavano presagire nulla di buono per il ritorno?

C'è chi chiede chiarezza al Viminale per la gestione della giornata di ieri, ma alcuni sindacati di polizia criticano soprattutto il Tar Campania per le incertezze provocate. "Avevamo immediatamente denunciato la gravità della sentenza dei giudici amministrativi che avevano sospeso il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Germania", sottolinea il segretario nazionale di Coisp, Domenico Pianese. "Cosa sarebbe accaduto se, con la vendita dei biglietti agli ultrà dell'Eintracht, fossero arrivati a Napoli in 6mila dalla Germania?". 

Infatti tre giorni fa il Tar Campania aveva respinto l'istanza cautelare presentata dall'Eintracht Francoforte contro il divieto di vendita dei biglietti per la partita. A due giorni dalla sfida era diventato così ufficiale: i tifosi dell'Eintracht, perlomeno quelli residenti o nati a Francoforte, non saranno sugli spalti dello stadio di Fuorigrotta. Ma sono stati giorni di confusione, perché lo scorso 11 marzo la quinta sezione del Tar Campania aveva accolto il precedente ricorso del club tedesco contro il divieto di vendita dei biglietti per tutti i residenti in Germania disposto dalla Prefettura, misura considerata dal Tar "non proporzionata". Per questo il divieto è stato limitato ai residenti a Francoforte.

"Non va bene che le autorità italiane - aveva dichiarato il presidente Uefa Aleksander Ceferin- decidano che i tifosi tedeschi non siano ammessi. Questa situazione è intollerabile. Abbiamo urgente bisogno di fare qualcosa al riguardo perché la decisione delle autorità è assolutamente sbagliata". Dopo la violenza di ieri, le sue parole stonano e si escludono provvedimenti nei confronti della società tedesca. 

Il prefetto Claudio Palomba ha convocato per stamane un Comitato urgente per la sicurezza. Perché è stato permessa la libera circolazione di centinaia di ultrà che non avrebbero potuto neanche raggiungere lo stadio, dal momento che non avevano il biglietto? Si poteva fare qualcosa di più per scongiurare la "guerra" dopo le ripetute e reciproche promesse di odio dei giorni scorsi? La certezza è che trasferte come quella dei tifosi tedeschi ieri a Napoli non hanno nulla a che fare con lo sport. Era solo violenza.

"Sono arrivati a Napoli come turisti di un paese Ue, non potevano essere bloccati"

Gli incidenti di Napoli dimostrano che"il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi dell'Eintracht era giustificato", sottolineavano già ieri fonti della Polizia, ribadendo che gli apparati di sicurezza italiani avevano "piena contezza della pericolosità" degli ultrà tedeschi e del rischio di scontri con quelli locali, tanto da rinnovare il provvedimento dopo la decisione di sospensione del Tar nonostante alcuni sostenessero fosse un "atto discriminatorio" da parte dell'Italia. Che ci fossero rischi elevati e che erano conosciuti, sottolineano ancora le fonti, "lo dimostra anche la decisione di schierare in strada mille uomini, cosa che non si registrava da tempo, così che si è riusciti a impedire, in più occasioni, che le due opposte tifoserie venissero a contatto".

In conclusione, i tifosi tedeschi, concludono le fonti di Polizia riportate da vari quotidiani e agenzie, "sono arrivati a Napoli come turisti di un paese Ue - quindi non potevano essere bloccati - e questo nonostante fosse chiaro anche in Germania che non sarebbero potuti entrare allo stadio e che la loro presenza avrebbe potuto provocare incidenti. Scontri che si sono puntualmente verificati e che hanno visto protagonisti anche ultrà locali".

Arrestati 7 ultras napoletani

Arresti in differita e anche in flagranza di ultrà napoletani nel corso della notte per gli scontri: almeno quattro tifosi partenopei sono stati individuati come presunti responsabili degli scontri con la polizia ieri sera al lungomare nei pressi dell'hotel dove alloggiavano i tifosi tedeschi. Altri tre esponenti del tifo organizzato sarebbero coinvolti negli scontri del pomeriggio in piazza del Gesù. Il bilancio non è ancora completo. I tifosi tedeschi, prima di lasciare l'albergo, sono stati tutti identificati.

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