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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Napolitano operato d'urgenza al cuore: l'intervento è andato bene, è in terapia intensiva

Il presidente emerito della Repubblica ha 92 anni: nella notte è stato sottoposto ad un'operazione chirurgica al San Camillo di Roma

Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma dopo aver accusato dei forti dolori al petto per problemi circolatori.

Napolitano, 92 anni, è stato ricoverato nel reparto del professor Francesco Musumeci, dove ha subito un intervento al cuore dopo il malore che ha accusato nella serata di martedì 24 aprile..

Dopo una visita del suo cardiologo di fiducia e i primi accertamenti sanitari, è stato deciso il ricovero in ospedale.

L'intervento è andato bene

L'intervento a Giorgio Napolitano, provocato da "una dissecazione dell'aorta ascendente, è andato molto bene, il cuore ha ripreso bene la sua funzione, il presidente è molto stabile". Lo ha detto nella notte il professor Francesco Musumeci, dopo l'operazione a cui è stato sottoposto all'ospedale San Camillo di Roma il presidente emerito della Repubblica, che nel pomeriggio di ieri era stato colto da malore.

 "Il presidente è molto stabile, siamo molto soddisfatti", ha riferito Musumeci, secondo cui Napolitano si trova "in terapia intensiva: aspetteremo le prossime per vedere come risponde all'intervento, tenendo conto non è una persona giovanissima, i 92 anni sicuramente conteranno sul recupero". Ma l'ex capo dello Stato, ha sottolineato il chirurgo in un incontro con i giornalisti, "ha una grande tempra e una grande fibra e questo lo aiuterà speriamo a recuperare bene e presto".

Dopo aver spiegato che l'intervento, con la sostituzione del tratto iniziale della valvola aortica, è stato condotto "in assoluta emergenza" perché la dissecazione dell'aorta può portare "ad una sua rottura in qualsiasi momento", il professor Musumeci ha detto che prima dell'operazione Napolitano "era assolutamente cosciente".

"Ho parlato con lui, spiegandogli tutto quanto prima che lo addormentassimo - ha raccontato ancora il cardiochirurgo del San Camillo - Lui era assolutamente cosciente di quello che succedeva, lucido, sveglio, ci ha in qualche modo incoraggiato affinché andasse tutto bene".

"Se le condizioni emodinamiche rimangono stabili - ha concluso Musumeci - in mattinata cominceremo a svegliarlo e vedremo come reagisce e si riprende. Nel corso della mattina avremo ulteriori informazioni su quello che è il progresso, il percorso clinico del presidente".

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