rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Trapani

Di Maio si schiera con Mattarella: la Diciotti fa litigare il governo

Il Colle ha chiesto informazioni sul caso dell'imbarcazione della Guardia costiera nel porto di Trapani. E subito dopo il presidente del Consiglio ha dato il via alle operazioni per far scendere le persone a bordo. Decisione comunicata a Toninelli e Salvini, che "si rammarica"

Decisivo il ruolo di Sergio Mattarella, si è sbloccata grazie a Quirinale e Palazzo Chigi lo stallo della nave Diciotti. E nel governo le posizioni sono lontane tra Di Maio e Salvini.

La nota del Presidente del Consiglio arriva in serata: "Sta per iniziare lo sbarco dei migranti che sono a bordo della nave Diciotti, ancorata nel porto di Trapani. Sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo, con particolare riguardo a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato. Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti, a cura della Polizia di Stato, con assunzione delle informazioni testimoniali di tutte le persone che sono state trasportate. Gli esiti delle ulteriori indagini verranno trasmessi alla Procura competente", si legge ancora. Lo sbarco è iniziato poi poco dopo le 22.

Diciotti, la telefonata di Mattarella

Tutto si è mosso in fretta a un certo punto. Il premier Giuseppe Conte ha ricevuto la chiamata del presidente Sergio Mattarella . A quel punto, a quanto apprende l'Adnkronos, il presidente del Consiglio ha chiamato i ministri Matteo Salvini e Danilo Toninelli per risolvere la situazione. Nella telefonata con il Quirinale il premier, viene spiegato da fonti governative, avrebbe rassicurato il presidente spiegandogli di avere la situazione sotto controllo e costantemente monitorata. Le chiamate a Salvini e Toninelli, viene inoltre precisato, sarebbero state fatte solo per comunicare la decisione, già assunta, di far sbarcare i 67 migranti a bordo della nave della Guardia costiera italiana.

"Stupore" al Viminale

Fonti del Viminale sottolineano "'stupore' per gli interventi del Quirinale" sulla vicenda della nave Diciotti e "'rammarico' per la scelta della procura".

Diciotti a Trapani, il sindaco contro Salvini che intanto sigla l'asse europeo anti migranti 

La nave della Guardia costiera italiana, con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal Vos Thalassa è entrata nel porto siciliano ieri in mattinata dopo essere rimasta qualche ora in rada. L'arrivo, previsto alle 8, è slittato al primo pomeriggio. "Ho letto di minacce, terrore a bordo, violenze che avrebbero costretto a chiedere l'intervento della Guarda Costiera italiana, ma se sono stati i marinai o l'armatore a esagerare paghino loro" ha detto Matteo Salvini. "Se c'è stata violenza, va condannata; se non è vero qualcuno deve pagare. Per ora non autorizzo nessuno a scendere, se qualcuno lo farà se ne assumerà la responsabilità", aveva aggiunto il titolare del Viminale. 

La nave Diciotti arriva al porto di Trapani

Mattarella invece avrebbe fatto presente a Conte la situazione dei minorenni, delle donne e delle persone con problemi di salute che si trovano a bordo, ribadendo l'opportunità che siano fatte sbarcare dalla nave.

Due migranti indagati

La Procura della Repubblica di Trapani ieri pomeriggio ha ricevuto due informative della Squadra Mobile di Trapani, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto aventi ad oggetto i noti fatti accaduti a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa, battente bandiera italiana, in data 8 luglio 2018 e ha proceduto all' iscrizione di un procedimento penale a carico di I.B., sudanese e H.I. ghanese, per il reato di concorso in violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell'equipaggio tutto del rimorchiatore. E' quanto si legge in una nota della Procura di Trapani. "Sono stati delegati alla Squadra Mobile di Trapani approfondimenti investigativi in merito alla sussistenza di eventuali ulteriori reati". Da quanto si apprende, non è previsto al momento l'emissione di un fermo per i due migranti coinvolti.

Salvini: "Andrò fino in fondo"

"Andrò fino in fondo finché qualcuno non venga assicurato alla giustizia". Lo dice Matteo Salvini, intervenendo a Rtl 102,5, sulla vicenda della nave Diciotti e dei migranti sbarcati stanotte a Trapani. "Io volevo che le indagini spiegassero cosa era accaduto, per il momento ci sono indagati".

Lo sbarco alle 22.30 | Video

VIDEO Bonfardino/PalermoToday

Migranti inneggiano all'Italia a bordo | Video

Sulla nave della Guardia Costiera, poco dopo le 20.30, a più di 5 ore dall'arrivo al porto di Trapani, i migranti avevano improvvisato una danza e inneggiato all'Italia, sorridendo alle videocamere e alle macchine fotografiche.

VIDEO Bonfardino/PalermoToday

Di Maio: "Rispetto per Mattarella"

"Rispettiamo la decisione del Presidente Mattarella" ma "servono procedure più veloci quando ci sono situazioni del genere". E' il vicepremier, Luigi Di Maio, a commentare, in un'intervista ad Agorà su Rai 3, l'intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sulla vicenda della nave Diciotti. "L'intervento del Presidente è stato d'obbligo per far sbarcare i migranti", ha detto Di Maio. "Ma una cosa deve essere chiara: l'Italia deve farsi rispettare e perseguire chi si comporta in questo modo. La competenza è della magistratura ma ci deve essere un messaggio chiaro ai cittadini che si aspettano che la giustizia trionfi sempre", ha sottolineato il vicepremier.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Di Maio si schiera con Mattarella: la Diciotti fa litigare il governo

Today è in caricamento