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Giovedì, 25 Aprile 2024
Migranti

Il bimbo di 10 anni da solo sulla nave Ong: "Ha attraversato il deserto ed è stato nelle prigioni libiche"

Msf usa un nome di fantasia: Condé. Ha solo dieci anni, viene dalla Guinea, è il più piccolo dei minori non accompagnati a bordo della Geo Barents, attraccata stamattina a Salerno con 248 persone a bordo

L'équipe di Medici senza Frontiere usa un nome di fantasia: Condé. Ha solo dieci anni, viene dalla Guinea, è il più piccolo dei minori non accompagnati a bordo della Geo Barents, la nave di MSF attraccata stamattina a Salerno con 248 persone a bordo.

I migranti salvati nel Mediterraneo sono sbarcati dopo più di un altro giorno di navigazione in condizioni avverse da quando la città campana è stata designata come il porto sicuro di loro destinazione. La storia di Condé, come tante altre incredibili storie di sopravvivenza, la racconta Candida Lobes, operatrice umanitaria di MSF a bordo della nave.

"Ci ha raccontato di essere partito un anno fa, quando aveva 9 anni, con il fratello di 17 anni; sono passati per il Niger e poi per l'Algeria. A dieci anni ha già vissuto la traversata del deserto per diversi giorni, ha già vissuto un'intercettazione in mare dalla guardia costiera libica e ha già vissuto una permanenza nelle prigioni libiche, nei centri di detenzione. Ci ha raccontato infatti che qualche mese fa ha provato a traversare col fratello ma sono stati intercettati e portati in un centro di detenzione in Libia dove sono rimasti tre settimane" spiega Lobes. "Una volta usciti, i genitori hanno potuto mandargli i soldi per pagare il viaggio di uno solo, ed essendo lui più piccolo il viaggio costava di meno" prosegue Lobes. "Quindi il fratello ha deciso di dargli una speranza e far partire lui. Vorrebbe raggiungere suo fratello maggiore che è in Francia".

"La capacità di questo bambino di badare a se stesso è incredibile" dice l'operatrice di MSF, "è sconcertante. Quando gioca con gli altri bambini ci si rende conto che appunto è un bambino anche lui, ma altrimenti ha la stessa capacità di badare a se stesso di un adulto. Quando lo abbiamo trovato sul gommone in cui viaggiava, chiaramente era molto spaventato e piangeva, ma da quando è salito in nave non ha mai più pianto, non ha mai chiesto aiuto, è autonomo in tutto, è un piccolo adulto che ha passato esperienze talmente forti, talmente intense, e ha visto tanta violenza, come a molti adulti non succederà mai. Speriamo che riceva tutta l'assistenza di cui ha bisogno e che possa ritrovare al più presto sia il fratello che è in Francia sia l'altro fratello che è rimasto in Libia".

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