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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Negozi cinesi nei guai: la loro musica è "abusiva"

Blitz dei finanzieri in 33 locali su tutto il territorio nazionale: i titolari multati per un totale di 4,5 milioni di euro. I brani mandati in diffusione nei negozi erano intervallati da intermezzi pubblicitari

La musica era "abusiva". Per questo 33 negozi e "megastore" cinesi diffusi su tutto il territorio nazionale sono finiti nei guai: i militari della guardia di finanza di Milano hanno individuato una società di distribuzione di abbigliamento che diffondeva all'interno di 33 store e megastore opere musicali tutelate da "diritti fonografici" senza le prescritte licenze e senza pagare i dovuti diritti d'autore. 

I punti vendita di undici titolari diversi, tutti di nazionalità cinese, erano distribuiti un po' su tutto il territorio nazionale con una maggior concentrazione in Lombardia. 

Per ogni punto vendita, si legge in una nota, i" finanzieri della Compagnia di Corsico hanno irrogato sanzioni per euro 138.638 per un totale complessivo di euro 4,5 milioni di euro e deferito i responsabili alle Procure della Repubblica competenti per il reato previsto e punito dall'art. 171 della legge 22 aprile 1941 n. 633 (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio)". 

L'operazione è stata resa possibile grazie al sequestro effettuato presso il "music provider" che distribuiva in contemporanea ai 33 negozi ben 22.209 file audio. L'attività ha avuto origine dal monitoraggio di alcuni punti vendita che diffondevano al loro interno brani musicali tutelati da diritti d'autore, intervallati da intermezzi pubblicitari del proprio marchio. 

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