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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'orrore / Milano

Come sta la neonata picchiata e ridotta in fin di vita dal patrigno

La bimba è ricoverata all'ospedale di Bergamo, ha diverse fratture ed ecchimosi ma non è in pericolo di vita. Mario Franchino, compagno della madre della piccola, è stato arrestato e ha confessato

"Non è in pericolo di vita". Ecco cosa dicono i medici che hanno in cura la neonata di appena otto mesi ricoverata ieri all'ospedale di Papa Giovanni XXIII di Bergamo con serie lesioni su tutto il corpicino. A procurale fratture, lividi ed ecchimosi è stato il patrigno, Mario Franchino, che è stato arrestato e ha confessato. Teatro della violenza la loro casa di Casarile, paesino del Milanese al confine con la provincia di Pavia. La piccola era stata affidata all'uomo mentre la mamma Alessia era al lavoro.

La neonata è, come si dice tecnicamente, "politraumatizzata". Significa che ha lesioni su più parti del corpo. Quando è arrivata in ospedale il quadro è apparso in tutta la sua drammaticità: frattura cranica, altre al torace, alle gambe, alle braccia, oltre a numerose contusioni. E' stata colpita con schiaffi e pugni mentre era nella culla. Dopo alcune ore lo stesso ospedale dirama una nota in cui spiega che "la bambina non è ricoverata in terapia intensiva, non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono stabili". 

La neonata picchiata e poi messa nella culla

A salvare la piccola sono state la nonna e la mamma. Quest'ultima era ieri era di turno al supermercato in cui lavora. Non riuscendo a mettersi in contatto con il compagno, il 28enne Mario Franchino, ha chiesto alla madre di controllare se fosse successo qualcosa. Nonna Daniela arriva a casa della coppia e vede i lividi sul corpo della piccola. Lui riferisce che è caduta dalla culla ma che non sapeva se allertare i medici. E' la donna a chiamare il 118. La piccola viene portata al policlinico San Matteo di Pavia e da qui, viste le gravissime condizioni si dispone il trasferimento in elisoccorso a Bergamo. Viene posta in coma farmacologico.

Quando nonna e patrigno raccontano della caduta della piccola i medici però non credono alla versione: i traumi non sono compatibili con quella versione dei fatti. La piccola è sul corpo i segni di percosse. Vengono subito avvisati i carabinieri, che interrogano nonna e compagno ed effettuano i rilievi nella casa. Franchino ammette le sue responsabilità. "Secondo quanto ad oggi emerge dalle indagini - sottolinea una nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri dalla Procura di Pavia -, l'uomo, nel pomeriggio del 1° ottobre, mentre si trovava da solo con la minore nella casa di Casarile (Milano), dove conviveva con la compagna e la figlia di lei, ha colpito e strattonato più volte la bambina".

Cosa abbia scatenato la furia dell'uomo, resta ancora da chiarire. Forse la piccola piangeva e lui non riuscendo a calmarla, l'ha afferrata e colpita più volte. Ma è solo un'ipotesi. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio aggravato e al momento è detenuto nel carcere di Torre del Gallo a Pavia.

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