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Giovedì, 25 Aprile 2024
Da Nord a Sud

Oggi il No Meloni day, studenti in piazza: "Scuola di qualità per tutti"

I manifestanti chiedono "di abbandonare la retorica del merito" per avere più investimenti sulla scuola. Nel mirino dei ragazzi anche il decreto anti rave "fatto per mettere a tacere il dissenso"

Da Nord a Sud studenti in piazza oggi, 18 novembre 2022, per il "No Meloni day". Protestano contro le politiche dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, chiedono "di abbandonare la retorica del merito" per avere più investimenti sulla scuola. Nel mirino dei ragazzi anche il decreto anti rave, tra i primi provvedimenti decisi dalla premier. C'è poi la questione legata all'alternanza scuola-lavoro: la richiesta è quella di ripensare il sistema e avere più sicurezza e tutele. La protesta è organizzata da Udu e Rete degli studenti ma ha il sostegno di Uds, Link coordinamento universitario, Rete della conoscenza, Action Aid, Fiom, Flc, Legambiente, Libera contro le mafie e Non una di meno. 

Cortei e presidi sono previsti oggi in più città con orari diversi. Tra le piazze più calde c'è quella di Roma. "La scuola pubblica non si tocca. La difenderemo con la lotta", uno degli slogan urlati al megafono con cui ha preso il via il corteo. Il Miur è la destinazione finale dei ragazzi. "Questa è la piazza dei discriminati", ripetono i giovani sulle note di Bella Ciao. No Meloni day - manifestazione a Rona - foto AnsaLo scorso 25 ottobre proprio nella Capitale ci sono stati momenti di tensione alla facoltà di Scienze Politiche della Sapienza in occasione di un convegno organizzato da Azione Universitaria cui erano stati invitati anche Daniele Capezzone e Fabio Roscani, esponente di Fratelli d'Italia e presidente di Gioventù Nazionale. Si teme che la situazione, anche oggi, possa infiammarsi e per questo l'attenzione sul corteo capitolino è massima.

A Milano i giovani si sono dati appuntamento in largo Cairoli per sfilare lungo le vie del centro. Un gruppo di loro, con volti coperti e tute bianche, ha lanciato della vernice blu contro la vetrina di un negozio Enel in via Broletto. Poi hanno acceso alcuni fumogeni ed esposto un manifesto contro il caro energia. Scanditi cori contro il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e contro il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Manifestazione No Meloni Day  a Milano  foto Guarino

"No governo Meloni. No scuola azienda" si legge sullo striscione posizionato alla testa della manifestazione di Torino. La protesta, spiegano gli studenti, è contro la "scuola del merito" che "esclude e si basa eccessivamente sulla competizione". "Il ministero dell'istruzione del governo Meloni - affermano i dimostranti - è diventato il ministero 'merito'. A guidarlo Giuseppe Valditara, tra i responsabili della riforma Gelmini che tagliò 10 miliardi di euro alla scuola tra 2008 e 2010. Non c'è nessuna vera meritocrazia in un sistema scolastico con sempre meno diritto allo studio. Mediamente 100 mila studenti ogni anno abbandonano la scuola". .

A Palermo nello striscione di testa del corteo si legge "Una scuola pubblica e di qualità ce la meritiamo tutti". Accanto, le facce di Meloni, Salvini e Piantedosi, ministro degli Interni che ha lavorato al testo del nuovo decreto anti rave. Gli studenti accusano il nuovo Governo di voler usare la norma per colpire le espressioni di dissenso. "La scusa è quella di bloccare i rave e tutelare l'ordine e la salute pubblica, ma nel testo non si menziona neppure una volta la parola rave e anzi si specifica di voler inasprire le pene a chiunque si rende protagonista di un generico raduno, che prevede l'occupazione di una struttura pubblica o privata e include più di 50 persone", spiega Giorgio Caruso, portavoce del Coordinamento studenti palermitani. "Il criterio - aggiunge - è generico e l'applicazione lasciata all'arbitrarietà delle singole questure, che potrebbero usare il decreto contro le occupazioni politiche, portate avanti per ridare vita a un edificio abbandonato, o contro un raduno non autorizzato in piazza per manifestare dissenso". 

A Genova sono oltre 200 gli studenti in piazza. "Pensiamo che questo governo non abbia nessun merito, al di là del nuovo nome del ministero", spiega Francesco, della Rete degli studenti medi. "Il loro - dice - è un merito che non esiste perché abbiamo un ministro che ha teorizzato i tagli alla scuola e un esecutivo che non ha sottoscritto le nostre proposte, come, invece, ha fatto gran parte delle altre forze politiche in vista delle ultime elezioni".

Gli studenti sono in piazza "anche contro la guerra, per difendere il lavoro, l'ambiente, la salute mentale, il diritto allo studio Tematiche che riguardano la scuola, ma anche il mondo che ci circonda". 

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