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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso di Biella

Il no vax con il braccio di silicone per evitare il vaccino è un operatore sanitario sospeso

L'uomo sperava di ottenere il green pass per poter tornare a lavorare. "Episodi come questi ci fanno perdere tempo", dice amareggiata l'infermiera che ha scoperto il trucco ed evitato la truffa 

L'uomo denunciato a Biella per essersi presentato a fare il vaccino con un braccio di silicone sarebbe un operatore sanitario sospeso proprio perché non vaccinato. Una circostanza che rende ancora più grave e paradossale quanto avvenuto all'hub vaccinale Biverbianca di Biella. L'uomo, non dipendente Asl, secondo quanto ricostruito sperava di poter ottenere il green pass facendo finta di essere stato vaccinato, ma l'infermiera di turno si è accorta dello stratagemma e ha mandato in fumo i suoi piani.

L'infermiera che ha scoperto il no vax col braccio di silicone

"Quando ha capito di esser stato scoperto mi ha chiesto di essere vaccinato lo stesso, per finta, perché lui aveva bisogno del green pass per lavorare ma non voleva fare il vaccino", ha raccontato oggi l'infermiera, Filippa Bua, in un'intervista a Repubblica. "Gli ho chiesto se pensava che fossi lì a pettinare le bambole, questo mi ha mareggiato, gli ho chiesto come poteva pensare una cosa del genere". A insospettirla sono state il colore della protesi di silicone e la consistenza al tatto. "Sono giorni difficili questi, la gente è arrabbiata, ci capita spesso di discutere. Episodi come questi ci fanno perdere tempo", ha concluso Bua, che ha ricevuto una telefonata questa mattina dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ieri con l'assessore alla Sanità Luigi Icardi aveva diffuso una nota congiunta per stigmatizzare l'episodio.

I trucchi dei no vax per evitare il vaccino

L'Asl di Biella riferisce che "fatti simili avvengono soprattutto adesso perché quanti si presentano ora per sottoporsi alle prime dosi appartengono essenzialmente a tre categorie: chi ha ritardato la dose per motivi sanitari e ha un certificato medico, i dubbiosi che si sono convinti, e chi resta contrario ma ha bisogno del Green Pass e si inventa queste cose". Non mancano nemmeno veri e propri tentativi di sabotaggio della campagna vaccinale, come quelli che sarebbero stati messi in atto dai no vax veneti a Treviso, che si mettono in coda per fare il vaccino e poi bloccano la fila quando arriva il loro turno iniziando a fare una raffica di domande.

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