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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cosenza

La guida che andò a Rigopiano, la famiglia in vacanza: le vittime della piena del torrente

Chi sono i turisti morti nelle gole del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Sono 33 in totale le persone salvate, tra gruppi organizzati e singoli escursionisti

Colti di sorpresa. Travolti da un fiume di fango mentre facevano torrentismo, attraversando a piedi il letto del corso d'acqua. Sono dieci - secondo l'ultimo bilancio ancora provvisorio - gli escursionisti morti ieri nelle gole del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, all'interno del Parco del Pollino in provincia di Cosenza. Questa mattina si era parlato di undici morti, ma il numero delle vittime accertate (sei donne e quattro uomini) è stato rivisto. Sono invece 33 le persone tratte in salvo, tra gruppi organizzati ed escursionisti solitari, dai soccorritori che per tutta la notte sono andati avanti con le ricerche nelle gole del Raganello.

Dopo una notte di ricerche i soccorritori hanno rintracciato tre dispersi: stanno tutti bene. Altri undici i feriti ricoverati, sei dei quali in gravi condizioni. Sul canyon erano presenti due gruppi di 18 escursionisti per un totale di 36 persone, ma non si può escludere che sul torrente fossero presenti altre persone non accompagnate da guide.

Claudia e Miryam, le amiche ballerine uccise dal torrente in piena 


Le vittime: chi sono i morti nel torrente in piena

Ieri cinque feriti sono stati trasportati in ospedale ma nella notte uno di loro non ce l'ha fatta ed è morto. Il Soccorso Alpino ha salvato una bambina in ipotermia, che è stata trasportata all'ospedale di Cosenza e poi trasferita all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Tra le prime vittime identificate c'è una donna di Torre del Greco (Napoli). Si tratta di Maria Immacolata Marrazzo, avvocato di 43 anni, in vacanza con la sua famiglia, marito e due figli, tutti rimasti coinvolti nella piena. I due bambini sono in buone condizioni, mentre il marito, Giovanni Sarnataro, anch'egli avvocato, è ricoverato in ospedale per delle fratture ma non è in pericolo di vita. Nel dramma avvenuto nelle gole del Raganello, in provincia di Cosenza, ha perso la vita anche una coppia di Qualiano: erano in vacanza in Calabria. A darne notizia è lo stesso sindaco della cittadina, Raffaele De Leonardis. "Sono appena stato informato – spiega De Leonardis – che due nostri concittadini, i coniugi Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, hanno perso la vita a seguito della drammatica esondazione. Esprimo, a nome mio e di tutta l’amministrazione qualianese, il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie, con cui ci siamo già messi in contatto per assicurare tutto il supporto morale e materiale di cui ci sarà bisogno". Salve le loro due bambine, recuperate dai soccorsi.

Calabria, turisti morti nel torrente in piena

Tra le vittime della tragedia del Raganello c'è anche una delle guide che accompagnavano gli escursionisti tra le gole della zona. Antonio De Rasis, 32enne di Cerchiara in provincia di Cosenza, volontario della Protezione civile, era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano.

Lacrime anche nel brindisino per la tragedia nel Parco del Pollino. Tra gli escursionisti travolti dal fiume in piena c'era un agente della Polizia penitenziaria di Cisternino, Gianfranco Fumarola, 43 anni: è morto nella notte, era ricoverato in gravissime condizioni in ospedale per un trauma toracico. Aveva 43 anni, era sposato e padre di due figli. A perdere la vita anche Claudia Giampietro, di Conversano in provincia di Bari. Era una ballerina; Miryam Mezzola di Torricella (Taranto); Carlo Maurici e Valentina Venditti di Roma; Paola Romagnoli, bergamasca ma residente in Francia con il marito olandese. 

Sono state trovate vive le tre persone che erano segnalate come disperse nella tragedia avvenuta ieri. Si tratta di pugliesi di 21, 22 e 23 anni, che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse ma che in realtà non avevano mai raggiunto le Gole del Raganello.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta seguendo da vicino la vicenda, in contatto con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, mentre stamani il ministro dell'Ambiente Sergio Costa è arrivato a Castrovillari, all'ospedale dove sono ricoverati alcuni feriti. "Sono momenti di grande dolore e preoccupazione - ha scritto in un post il ministro -. Io ho voluto fortemente essere qui, accanto a queste persone sofferenti, per far sentire anche alle loro famiglie la vicinanza non solo mia ma di tutto il governo". "Più tardi - ha spiegato - farò il punto della situazione con i soccorritori, che non smetterò mai di ringraziare. Ma adesso è il momento della vicinanza e del cordoglio, ora voglio stringere in un abbraccio chi è ferito e soprattutto le famiglie di chi ha perso la vita durante quella che doveva essere solo una gita in un parco. Lo Stato è presente".

Calabria, escursionisti travolti dalla piena (Ansa)

Gole del Raganello, la riserva naturale teatro della tragedia

Cascate, vasche d'acqua cristallina e scivoli naturali. Si presenta così la Riserva naturale delle Gole del Raganello, il luogo in cui alcuni escursionisti sono stati travolti dalla piena improvvisa del torrente. Si tratta di un'area naturale protetta istituita nel 1987 in Calabria, nella provincia di Cosenza, che occupa una superficie di 1.600 ettari all'interno del Parco nazionale del Pollino. Una zona particolarmente attrattiva per il turismo, tutti gli anni presa d'assalto da escursionisti attratti dalle bellezze naturalistiche delle gole e da amanti del rafting che amano scendere a bordo di gommoni nelle acque del torrente. Il torrente Raganello taglia il massiccio roccioso nella parte orientale del Pollino creando un canyon lungo 12 km e profondo fino a 400 metri che si diparte dalla Sorgente della Lamia, fino a raggiungere un'area attigua all'abitato di Civita, dove sorge il cosiddetto Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta, che si mantiene tale fino alla foce.

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