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Sabato, 20 Aprile 2024
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La notte dei "folletti": tensioni al cantiere Tav in Val Susa

Alcune centinaia di attivisti Notav si sono dati appuntamento per una passeggiata notturna con l'obiettivo di arrivare al cantiere. Petardi contro la polizia e bloccata l'autostrada del Frejus

Sono partiti da Giaglione, località della Val Susa, per una passeggiata notturna che li avrebbe portati al cantiere dell'Alta velocità. I "folletti" (così si definiscono gli attivisti sul loro sito) hanno portato avanti la mobilitazione dalle 22 in poi: i circa trecento attivisti si sono mossi sui sentieri della Val Clarea e poi si sono divisi in gruppi, spargendosi per i boschi della zona.

Un gruppo è arrivato a una galleria dell'autostrada Torino-Bardonecchia e, incendiando alcuni pneumatici, hanno bloccato entrambi i sensi di marcia. Un altro gruppo invece è arrivato fino al cantiere del treno e qui sono inziate le tensioni con la polizia, che però non sfociate in scontri: lancio di pedardi e fumogeni accesi.

La protesta è andata avanti quasi fino alle ore 2, orario in cui "i folletti" si sono ritirati spontaneamente sparendo nei boschi, mentre le forze dell'ordine iniziavano le operazioni di bonifica dell'autostrada Torino-Bardonecchia per consentirne la riapertura.

 

La notte dei "folletti": passeggiata notturna Notav | Foto da Twitter



LE REAZIONI - Sul sito degli attivisti si legge:

L’avevamo detto e l’abbiamo fatto, ancora una volta il movimento No Tav si è ripreso i luoghi storici della propria lotta, sfidando i divieti e l’apparato poliziesco del cantiere-fortino. Dalla nostra valle è stato lanciato un chiaro segnale a chi, nonostante tutto, continua a credere che quest’opera inutile e dannosa un giorno si farà.


C'è chi però ha approfittato della mobilitazione notturna per puntare il dito contro il movimento. Come il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito:

Arriva l'estate e i teppisti, anarchici, autonomi italiani e europei si danno appuntamento per campeggiare in Valsusa. Il tutto sotto lo sguardo compiacente di qualche sindaco della Valle. Ricordo che solo due giorni fa il sindaco di Susa, quello di Bussoleno e altri 6 sindaci, hanno svolto un Consiglio comunale nel campeggio da cui sono partiti questi teppisti per "giurare" che la Tav non si farà. Nel mentre poliziotti, carabinieri, finanzieri lavorano per limitare i danni rischiando la pelle a causa di questi imbecilli, grazie per la vostra dedizione a questo Paese.

Arriva anche il commento anche del presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino: "Sono tornate scene ed episodi di vera e propria guerriglia. Quando si blocca un'autostrada e si incendia un tunnel, sempre di più mi sembra difficile continuare con la retorica del popolo No Tav buono e pacifico. Essendo i No Tav molto bravi a fare comunicazione, sanno alternare in modo efficace momenti buonisti e momenti di guerriglia".

Risponde alle critiche Lele Rizzo, storico attivista Notav, dalla sua pagina facebook:

Il popolo Notav per Chiamparino non esiste, siamo solo bravi a fare comunicazione. Grazie ma si rassegni, siamo veri.

Intanto gli attivisti si preparano per la marcia Giaglione-Chiomonte di sabato 26 luglio. Alla mobilitazione, oltre agli storici attivisti del movimento, parteciperanno anche alcuni esponenti del movimento 5 stelle, che nei giorni lo aveva annunciato pubblicamente. (da TorinoToday)

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