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Venerdì, 19 Aprile 2024
SICUREZZA

Dl Sicurezza, codice di reparto sulla divisa degli agenti

Dopo anni di polemiche arriva una prima apertura da parte del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sull'identificazione delle forze dell'ordine

ROMA - Gli appartenenti alle forze dell'ordine, impegnati in operazioni di ordine pubblico, avranno un "codice" identificativo del reparto a cui appartengono. E' quanto anticipa TgCom24.

NIENTE NUMERO "SINGOLO" - E' quanto prevede la bozza del disegno di legge sulla sicurezza urbana presentato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ai sindaci delle aree metropolitane. Il testo non prevede l'introduzione di numeri identificativi per i singoli agenti.

L'INCONTRO - "Il contrasto all'insicurezza e al degrado ci chiama tutti in carica quindi città e Stato. I sindaci sono pronti a fare la loro parte ma servono strumenti adeguati e responsabilità precise perché oggi i cittadini imputano a noi anche responsabilità che nostre non sono". Così il coordinatore per l'Anci delle Città metropolitane e sindaco di Firenze, Dario Nardella, al termine dell'incontro al Viminale tra il ministro dell'Interno e una delegazione dei sindaci 'metropolitani' Anci, guidata dal presidente dell'Associazione Piero Fassino, e composta dai sindaci Marino (Roma), Bianco (Catania), Orlando (Palermo), de Magistris (Napoli), Zedda (Cagliari), Brugnaro (Venezia), Decaro (Bari), Accorinti (Messina) e dal segretario generale Anci, Veronica Nicotra. 

DISEGNO DI LEGGE - "Oggi - ha continuato Nardella - abbiamo messo le basi per avviare una battaglia coordinata, seria e incisiva su tutte quelle tematiche legate alla sicurezza urbana: dall'abusivismo commerciale, al degrado delle periferie, dall'imbrattamento degli edifici alla microcriminalità. L'incontro con Alfano è stato positivo e proficuo e abbiamo avuto la possibilità di visionare anche la bozza di disegno di legge su cui possiamo dire che tende a conferire maggiori poteri e strumenti ai sindaci". 

IL CONFRONTO - Il coordinatore Città metropolitane Anci ha poi annunciato l'avvio di un "confronto permanente tra governo e sindaci metropolitani, i quali tra una settimana avanzeranno proposte ad hoc per la definizione del ddl. Per parte nostra abbiamo richiesto maggiori risorse per la videosorveglianza, che è un deterrente fondamentale per la prevenzione ma utile anche per la conduzione delle indagini". Nel corso del confronto la delegazione Anci e il ministro Alfano hanno anche analizzato il fronte delle risorse, "che non sono di grande entità, e di cui si parlerà ovviamente nell'ambito della preparazione della legge di stabilità", ha concluso Nardella.

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