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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'accaduto / Sondrio

Sposa il cugino sui social, poi la suocera e il marito la sequestrano in casa

La vicenda, di cui è rimasta vittima una giovane pakistana di 24 anni, è avvenuta a Sondrio. Due le persone arrestate

Sarebbe stata obbligata dai genitori a sposare il cugino quando aveva solo vent'anni, senza mai averlo visto prima di persona, peraltro con un matrimonio celebrato tramite una piattaforma social network. Una volta in Italia però la sua vita si è trasformata in un incubo: la giovane, di origine pakistana, sarebbe stata infatti maltrattata e sequestrata in casa dal marito e dalla suocera, fino a quando - dopo una segnalazione - i carabinieri hanno bussato alla porta dell'abitazione mettendo fine alle presunte violenze. I fatti sono andati in scena a Sondrio dove i militari hanno arrestato una donna di 52 anni e un ragazzo di 24, di origini Pakistane, da alcuni anni residenti in città dove il giovane lavorava come magazziniere. 

Ma prima di andare avanti riavvolgiamo il nastro dall'inizio. A ottobre la giovane sposa, anche lei 24enne come il coniuge, si trasferisce a Sondrio e conosce finalmente il marito con cui era già convolata a nozze. La convivenza però si rivela ben presto difficile, anche a causa della presenza in casa dei suoceri e di due cognati. La ragazza, almeno secondo quanto denunciato, viene costretta a condurre una vita di privazioni e non le viene data la possibilità di uscire di casa né tantomeno di poter avere alcun contatto con persone estranee al ristretto gruppo parentale. Insomma, vive una vita di sofferenze e clausura. Non può imparare la lingua ed è obbligata a svolgere solo faccende domestiche. Non solo: stando a quanto ricostruito subisce anche delle violenze fisiche dal marito e dalla suocera.

Nei rari momenti che riesce a ritagliarsi da sola, telefona di nascosto ai propri genitori in Pakistan. Alla fine sono proprio i suoi parenti a chiedere a un loro familiare, anche lui in Italia, di avvertire i carabinieri. Arriviamo così all'intervento di giovedì pomeriggio. Quando i carabinieri piombano in casa della famiglia, la giovane scoppia in un fragoroso e naturale pianto liberatorio. Accompagnata negli uffici dell'Arma, con l'ausilio di un'interprete, racconta tutte le vessazioni che avrebbe a suo dire subito in questi mesi dal marito e dalla suocera. I due sono stati arrestati e portati presso le case circondariali di Sondrio e di Como in attesa dell'udienza di convalida.

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