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Martedì, 16 Aprile 2024
Una delle celebrazioni religiose più importanti

Festa di fine Ramadan, che cosa succede nel giorno di Eid al-Fitr

E' sicuramente tre le feste più importanti, forse anche la seconda celebrazione più importante per la comunità musulmana di tutto il mondo. E' un momento da trascorrere in famiglia e in preghiera

Oggi si celebra l’Eid al Fitr, cioè la fine del mese del Ramadan, periodo nel quale i fedeli di religione musulmana praticano 30 giorni di digiuno, ogni giorno, dall’alba al tramonto. Ecco perché in questi giorni, soprattutto nelle grandi città, sarà possibile vedere in strada i fedeli in preghiera oppure sentire echi di festa dai vicini di casa. Infatti la fine del Ramadan si festeggia in due modi soprattutto: da una parte la preghiera, ma dall’altra anche il ritrovo con parenti e conoscenti della comunità islamica per festeggiare il momento di grande valenza religiosa con banchetti e regali. Ovviamente tutto ridimensionato in epoca di Covid. Tanto che, in teoria, questa giornata prevederebbe anche la visita ai defunti, tra le prime tradizioni sospese proprio per rispettare le normative anti Covid.

Che cos’è l’Eid al Fitr

Abbiamo detto che è il momento della chiusura del Ramadan, ma in senso religioso è la fine del mese in cui il Corano fu rivelato per la prima volta al profeta. E’ una festa molto importante per la comunità islamica ed è seconda solo alla Eid al Adha, la festa del sacrificio che si tiene alla fine del periodo del Pellegrinaggio alla Mecca e che ricorda il sacrificio di Abramo.

Che cos’è invece il Ramadan

Il Ramadan è un mese di digiuno ed espiazione per tutti i musulmani del mondo.  La peculiarità di questo rituale è che è difficilissimo stabilire con precisione il momento in cui avverrà ogni anno per due motivi. Non solo cambia data ogni anno, ma è differente a seconda della parte del mondo in cui viene celebrato. Infatti il Ramadan tiene conto del calendario lunare, cioè quello basato esclusivamente sulle fasi lunari. Dato che dodici lunazioni durano 354 o 355 giorni circa, l'anno lunare ha durata inferiore all'anno solare. Ed è per questo che il Ramadan della comunità musulmana Statunitense non sarà mai lo stesso dei fedeli della stessa religione che vino in Medio Oriente ad esempio. Quest’anno il Ramadan è partito il 13 aprile e si è chiuso con il tramonto del 12 maggio e continua con la preghiera congregazionale la mattina successiva. Ecco anche perché, da Palermo a Roma fino a Milano e Torino si è potuto assistere a tanti fedeli raccoltisi in piazza per festeggiare questo momento cruciale per tutto coloro che hanno fede in Allah.

Perché il digiuno durante il Ramadan 

Non è facilissimo stabilire il preciso perché del digiuno. E’ una pratica antichissima che i teologi fanno risalire alla necessità da parte degli uomini e delle donne di esercitare la autodisciplina, il senso di comunità, la pazienza e l’amore per Dio. Durante il Ramadan non si mangia, non si beve, non si fuma, non si pratica sesso e in generale si evitano comportamenti peccaminosi come la bestemmia, l’insulto, l’ira, la menzogna. Si mangia dopo il tramonto ma si possono consumare pasti precisi e non ci si può abbuffare. Il digiuno per i musulmani non è una pratica qualsiasi perché è uno dei pilastri dell’Islam e chi non lo rispetta non può dirsi un buon musulmano. Chi non può digiunare, magari per motivi di salute, può anche essere sollevato dal precetto, ma prima o poi lo dovrà recuperare.

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