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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Coltivazioni Ogm: le ragioni del "sì"

Giorgio Fidenato, agricoltore pro-ogm, spiega perché è giusto dire sì alle coltivazioni geneticamente modificate: "Si tratta di una tecnologia che aiuta e conviene. E' il futuro"

Giorgio Fidenato imprenditore agricolo, militante del Movimento Libertario che è stato querelato dall'associazione Nogm, spiega perché è arrivato il momento di dire sì alle coltivazioni Ogm.

Salve sig. Fidenato, vogliamo subito parlare della sua battaglia sugli Ogm con il Movemento Libertario?
La nostra è una battaglia di libertà, di fronte allo Stato italiano che ci vuole impedire un'azione che l'Europa ci consente, essendo anche agricoltore voglio avvalermi della possibilità di scegliere quale tecnologia usare e cioè quella che mi porta più benefici. L'azione della semina del 2010 è stata voluta da tutto il Movimento Libertario perché riteniamo che tale tecnologia può risolvere delle difficoltà nella coltivazione di mais.

-La sua è una battaglia ideologica ma è anche una questione economica e pratica, visto che è un imprenditore agricolo?
La mia è una convenienza professionale, un semplice calcolo di costi e benefici. Il mais viene sottoposto a due trattamenti annuali di insetticidi perché infestato da un insetto da cui deriva un fungo che produce microtossine cancerogene, che il più delle volte fa scartare gran parte dei raccolti. La soluzione secondo noi è nelle biotecnologie e quindi nelle sementi transgeniche e in questo caso nel Mon810, che è nell'elenco dei semi autorizzati dall'Europa del 1998.

-Lei sa che per seminare Ogm in Italia ci vuole una autorizzazione firmata congiuntamente dai tre ministeri competenti?
In realtà secondo la Corte di Giustizia europea non è proprio così e poi la nostra è una battaglia che continuerà e che se necessario faremo, come stiamo già facendo, contro lo Stato Italiano che non vuole adeguare le proprie leggi a quelle europee. Noi siamo pronti a sfidare lo Stato, il ministro Di Girolamo, le associazioni, chiunque voglia impedirci di fare quello che l'Europa ci permette di fare. Crediamo fortemente nella nostra battaglia.

ASSOCIAZIONI - COLTIVATORI: ORMAI E' SCONTRO APERTO

-Detto questo ci sono degli stati che lo hanno per così dire 'bocciato' il Mon810?
Gli stati che non lo utilizzano hanno la 'clausola di salvaguardia' e se le cose non cambiano è solo perché non hanno agricoltori con le 'palle', qui si tratta di una tecnologia che aiuta e che conviene, questo è il futuro in cui noi crediamo. Non esiste poi solo il mais ma tante altre colture che possiamo fare nostre.

- Nel 2010 per la semina 'illegale' la sua azienda è stata sequestrata ora come stanno le cose?
Il 6 giugno è stata dissequestrata visto che la corte europea ha deciso con la sentenza del dice che: le varietà del mais MON 810 non può essere assoggettata a una procedura nazionale di autorizzazione quando l’impiego e la commercializzazione di tali varietà sono autorizzati ai sensi dell’articolo 20 del regolamento (CE) n. 1829/2003, che ci da sostanzialmente ragione.

LE RAGIONI DEL NO: LEGGI L'INTERVISTA

-Per quanto riguarda i brevetti e il comportamento, quasi mai eticamente corretto delle multinazionali, non coccia con la vostra filosofia libertaria?
Sulla questione brevetti anche all'interno del nostro movimento c'è in corso un'animata discussione, ma il punto non è certamente riguardo agli Ogm che sono per noi utili e vantaggiosi, ma semmai sulla legge brevetti che andrebbe rivista. In questo caso lo stato dovrebbe fare di più in termini di ricerca biotecnologica, registrare brevetti e competere in questo campo. E' falsa la storia della semina con sementi generate dall'anno prima, è passato il tempo: oggi ci sono altri standard produttivi, ogni anno i contadini comprano la semina, sin da quando siamo passati agli ibridi.

-In ultimo, cosa mi dice della querela che ha ricevuto dal sig. Trinca e dall'Associazione Nogm?
Apprendo la notizia da lei e non sono sorpreso e neanche spaventato, la nostra è una dura battaglia che si gioca con ogni mezzo. Vista la discussione con centinaia di risposte sul sito tra noi e gli anti-ogm, cosa si aspettava? Hanno fatto quello che hanno promesso, ci sta nel 'gioco', la battaglia non finisce certo qui, una denuncia non ci spaventa vinceremo anche questa.

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