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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Truffa milionaria: scoperto traffico di falso olio made in Italy

Perquisizioni e sequestri in Puglia, Calabria e Umbria, stop alla commercializzazione di oltre 2mila tonnellate di olio extravergine d'oliva fatturato come se fosse italiano

Una frode milionaria quella scoperta dagli investigatori del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione la Guardia di Finanza. Il loro intervento ha bloccato un vasto e collaudato sistema di frode nel settore oleario tra Umbria, Puglia e Calabria e ha portato allo stop alla commercializzazione di oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano, per un valore di oltre 13 milioni di euro. Otto gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali.

Con l'operazione "Mamma mia", l'ispettorato repressione frodi (ICQRF) del dicastero di via Venti Settembre, coordinato dalla Procura di Trani e in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha accertato che tra il 2014 e il 2015 sono state commercializzate come olio 100% italiano oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente invece da Spagna e Grecia.

Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese "cartiere" pugliesi e calabresi che emettevano documenti falsi sull'origine italiana dell'olio extravergine di oliva, in realtà spagnolo o greco, che tramite artifizi e triangolazioni documentali arrivava presso ignari soggetti imbottigliatori già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato. I soggetti coinvolti smaltivano poi l'olio non italiano attraverso vendite fittizie a operatori compiacenti, anche esteri, per farne perdere le tracce. Gli omologhi organismi di controllo esteri - interpellati dall'Unità Investigativa Centrale dell'ICQRF - hanno confermato la fittizietà delle operazioni di vendita, confermando le ipotesi investigative.

L'ICQRF e la Guardia di Finanza di Andria, Crotone e Gioia Tauro ha così eseguito 16 sequestri e 12 perquisizioni. Nel corso dell'operazione è stata sequestrata un'ingente mole di documentazione e anche materiale informatico, attualmente al vaglio degli investigatori dell'Icqrf. Le partite di falso olio 100% italiano sono state rintracciate tramite la documentazione di vendita: le quote ancora residue saranno ritirate dal mercato mediante un articolato sistema di richiamo dei prodotti irregolari.

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