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Martedì, 23 Aprile 2024
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Tre omicidi a Roma, caccia al killer delle escort: il punto sulle indagini

L'assassino, probabilmente, era un cliente abituale delle sue vittime. Un coltello l'arma usata per ucciderle

Ha ucciso tre volte in poche ore. Tre donne accoltellate dopo aver preso con loro un appuntamento. Roma, quartiere Prati, giovedì 17 novembre, è diventata una grande scena del crimine. Qui un cliente abituale di escort, con la scusa di un appuntamento sessuale, ha ucciso. Tre volte. A perdere la vita Marta Castano Torres, colombiana di 65 anni e due donne di nazionalità cinese, tra i 35 e i 45 anni. È questa la tesi che stanno battendo gli investigatori della squadra mobile di Roma sulla scia di omicidi consumati nella mattinata di ieri.La caccia al killer, iniziata ieri, continua. Chi indaga sta analizzando le telecamere di sorveglianza di via Riboty e via Durazzo, le strade dei delitti, ma anche delle zona di piazzale Clodio e delle vie limitrofe. In quel pezzo della "Roma bene" le telecamere non mancano, soprattutto quelle private tra studi e negozi. 

Marta Castano, la prima vittima

Marta Castano, la donna di origine colombiana uccisa nel seminterrato di via Durazzo, aspettava un cliente. La 65enne è stata trovata sul letto, nuda. Questo lo avrebbero accertato gli investigatori dalle verifiche sul suo telefonino e dal racconto degli amici e della sorella di Marta. La sessantacinquenne sarebbe stata accoltellata da distanza ravvicinata.

Marta Castano sarebbe stata colpita con una arma da taglio tipo "stiletto" al torace forse nel corso di un rapporto sessuale. Secondo gli investigatori sarebbe stata lei la prima vittima, anche se trovata cadavere per ultima rispetto alle due cinesi. Questa la tesi. Se l'ipotesi venisse confermata, vorrebbe dire che Marta Castano sarebbe stata uccisa almeno entro le 10 del mattino.

Le due cinesi uccise in via Riboty

Le due vittime di origini asiatiche, infatti, sono state trovate alle 10:49 circa dal portiere dello stabile di via Riboty. In pochi minuti alcune volanti della polizia sono arrivate sul posto. Sul ballatoio del secondo piano una donna, completamente nuda, in una pozza di sangue. Era una delle due vittime di origini cinesi. Gli agenti sono entrati poi nell'appartamento, che secondo alcuni testimoni era una casa di appuntamento, dove è stato individuato il corpo di una seconda vittima. La sua amica e "collega". Entrambe potrebbero aver lottato con il loro omicida. Sul corpo delle due cittadine cinesi sono stati individuate ferite alla gola, al torace e alla schiena. Il fatto che il cadavere di una delle due vittime sia stato trovato sul pianerottolo fa supporre che abbia cercato fuggire dalla furia del killer.

Le indagini sul killer delle escort

La squadra mobile ha immediatamente avviato le indagini ascoltando condomini e testimoni, a cominciare dal portiere, mentre la scientifica ha proceduto con i rilievi. In linea d'aria ci sono circa 800 metri di distanza dai due duplice omicidi. Nella giornata di ieri, in una Prati diventata scena del crimine, gli inquirenti hanno lavorato per cercare tracce e guardato anche tra tombini e cassonetti se ci fosse qualche elemento utile. Magari l'arma. Nulla di fatto.

C'è di più. Le scene del delitto sembrano quasi all'antitesi. Quella di via Durazzo, dove appunto ci sarebbe stato il primo omicidio, all'apparenza appare più lineare. In via Riboty, invece, il sangue era sulle pareti della stanza e sul pavimento. Qui, si può dedurre, si potrebbero trovare impronte con meno difficoltà. Le vittime - che hanno fatto entrare il loro assassino - erano nude e sono tutte comunque state uccise con colpi alla gola e al petto. L'arma coltello o comunque un oggetto appuntito.

Analizzando gli indizi raccolti sul campo e i tabulati telefonici l'obiettivo di chi indaga sarà ricostruite i contatti avuti con i clienti nelle ultime ore e stringere il cerchio. Mettendo in fila una serie di tasselli, fatti di chat e comunicazioni, gli uomini della squadra mobile sperano di risalire alla identità o alle identità di chi ha compiuto gli omicidi.

Prati sotto choc

Il triplice omicidio ha sconvolto un intero quartiere, negozi eleganti e uffici legati. "Marta era tranquillissima, la incontravo quando andava a fare la spesa", ha raccontato una residente. La donna sostiene di non esseri mai accorta che avvenisse qualcosa di strano nel seminterrato "ma c'erano tanti piccoli segnali, c'era un giro strano". Stesse scene in via Riboty. "Abbiamo sentito solo arrivare le macchine della polizia - spiega un residente -. Questa è una zona tranquilla". Eppure quel giro di prostituzione in casa non era passato inosservato a tutti.

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