rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
La tragedia / Genova

Alice uccisa con 17 coltellate, i sospetti sul fratello: le liti per soldi e il sangue sui vestiti

Alberto Scagni è accusato di omicidio volontario e la Procura valuta se contestare anche la premeditazione. Avrebbe atteso la sorella sotto casa, poi la discussione e il corpo della sorella che resta sul selciato

Almeno diciassette coltellate all'addome e alla schiena. E' morta sotto una raffica di fendenti Alice Scagni, la 34enne uccisa ieri a Quinto (Genova). A colpirla a morte sarebbe stato il fratello maggiore, Alberto, 42 anni. L'uomo si trova in stato di fermo. Quando i poliziotti lo hanno bloccato indossava vestiti sporchi di sangue e aveva con sè un coltello compatibile con quello usato per infierire sul corpo della sorella. La Procura sta valutando se contestare la premeditazione. Il suo non sarebbe stato un raptus, ma un atto deliberato, voluto. I rapporti in famiglia sarebbero stati tesi da tempo.

Le coltellate 

Questa la ricostruzione del delitto secondo quanto emerso finora. E' sera e Alice è appena scesa dalla sua casa, dove vive col marito e il loro bimbo di un anno e 4 mesi, per fare una passeggiata con il cane. Si trova a una decina di metri dal portone, in via Fabrizi, quando si imbatte nel fratello. I due iniziano a litigare ma la discussione degnera. Poi le coltellate. Alice e il fratello gridano. Le loro voci vengono sentite dal marito della donna e dai vicini. Chiamano il 118 e le forze dell'ordine. Quando i soccorritori arrivano però è tardi.

Almeno 17 le ferite trovate sul corpo di Alice, ma l'autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore darà altre informazioni. Alberto Scagni viene fermato poco lontano dal luogo del delitto e portato prima in questura, poi nel carcere di Marassi. Pare soffra di problemi psicofisici. E' accusato di omicidio volontario aggravato. Saranno eseguite delle analisi sugli abiti che indossava, sporchi di sangue, e sul coltello che aveva con sè. Forse lo stesso che compare in una delle foto che il 42enne aveva postato su Facebook.

Le liti tra i fratelli

Come ricostruisce GenovaToday, quella di ieri sera non era la prima lite tra Alice e Alberto: l'uomo, disoccupato, aveva già discusso in passato animatamente con la sorella, e i rapporti erano tesi tanto che più volte sarebbe stata chiamata la polizia. Il fratello ieri si sarebbe accanito contro la sorella dopo averle chiesto soldi per l'ennesima volta. La 34enne a quanto pare era l'unica ad aver aiutato economicamente il fratello, ma poi aveva smesso e le richieste e i messaggi si sarebbero fatti sempre più pressanti.

In un post su Facebook pubblicato da Alberto viene mostrata una sua foto al matrimonio della sorella, pubblicata in cima all'articolo: "Questa (in cui potete ammirare una donna che si sta per sposare e un mix tra un narcos, Daredevil e un ubriaco) è l'unica foto del matrimonio di mia sorella che per adesso si è degnata di mandarmi - ha scritto lasciando intendere un rapporto non sereno con Alice - . Forse perché nelle altre sono ancora più brutto? Non mi stupirebbe. Di essere più brutto. Ma dubito sia il motivo. E sono passati anni, peraltro".

"Forse sto per essere giudicato male da chi non ho mai giudicato male" scriveva su Twitter proprio poche ore prima dell'omicidio, e poi ancora "Cose difficili nella vita: rispondere sì oppure no. Me lo segno? Ma sì, dai. Ho appena fatto una cosa difficile!",

Sembra poi che nei giorni scorsi la porta di casa della nonna di Alice e Alberto Scagni sia stata incendiata e l'anziana avrebbe indicato nel nipote il possiibile autore del gesto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alice uccisa con 17 coltellate, i sospetti sul fratello: le liti per soldi e il sangue sui vestiti

Today è in caricamento