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Venerdì, 29 Marzo 2024
OMICIDI / Savona

Uccidono amico durante una festa: "Uno scherzo finito male"

Andrea Macciò, 45 anni, è stato ucciso con un colpo di fucile al petto mentre festeggiava la nascita della nipote di un amico. Dopo una notte a fissare il cadavere si sono costituiti

SAVONA - "Uno scherzo stupido finito in tragedia". Con queste parole, riprese dall'Adnkronos, l'avvocato Carlo Biondi prova a spiegare i tragici eventi che hanno portato alla morte, all'omicidio di Andrea Macciò, 45 anni.

I FATTI - Secondo quanto riferito dal legale delle due persone accusate della morte dell'uomo, Macciò si è recato sabato sera nella casa di campagna di un suo amico, Alessio Scardino, 33 anni. Con loro un terzo amico, Claudio Tognini, 35 anni. I tre si sono recati presso l'abitazione di Scardino a Stella, località Corona, sulle alture di Albissola, per festeggiare la nascita di una nipote di Scardino.

A un certo momento il padrone di casa sarebbe uscito per prendere le sigarette lasciate in auto quando, nell'abitazione, Tognini avrebbe puntato un fucile al petto di Macciò dicendogli "mani in alto". In quell'istante dal fucile è partito il colpo mortale. 

I due avrebbero quindi portato il cadavere nella villetta vicina di proprietà di Tognini lasciandolo in cortile coperto da un telo per poi passare la notte a meditare sull'accaduto. 

Solo la mattina di domenica Tognini e Scardino hanno contattato gli avvocati e nel primo pomeriggio si presentano in questura. "Erano tre amici - commenta Biondi - molto legati, la loro versione è assolutamente credibile". I due indagati sono stati interrogati ieri fino a tarda notte.

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