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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Bagheria, la nipote pentita al fidanzato: "Lasciami morire, non merito perdono"

Dopo aver ordinato il delitto della zia, Francesca Maria Castronovo si sarebbe data fuoco. La vittima strangolata con una corda e finita con un calcio alla tempia

Trapelano nuovi dettagli sull'omicidio di Angela Maria Corona, la donna di 47 anni trovata morta in un sacco a Bagheria nel palermitano una settimana fa. Per il delitto, all'alba di oggi i carabinieri hanno arrestato la nipote, Francesca Maria Castronovo, e due uomini che, secondo la Procura di Termini Imerese, sarebbero stati assoldati dalla donna "come sicari" al mercato di Ballarò. L'accusa è omicidio e occultamento di cadavere.

Secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori Corona sarebbe stata strangolata la sera del 14, messa dentro un sacco e gettata in un dirupo. Dietro l'uccisione ci sarebbero stati screzi e litigi tra le due. La nipote di Angela Corona accusata dell'omicidio si trova da giorni ricoverata al Centro grandi ustioni dell'ospedale Civico di Palermo con ustioni di secondo grado. Stando a quanto riferisce PalermoToday, dopo aver fatto strangolare la zia, la donna si sarebbe cosparsa di benzina e si sarebbe data fuoco. 

L’indagata avrebbe dunque capito subito l’errore commesso nel pianificare l’omicidio di quella odiata zia che, sin da bambina - a suo dire - l’avrebbe sottoposta ad umiliazioni e maltrattamenti. Da qui il gesto estremo. "Perché stai cercando di salvarmi? Io devo morire per quello che ho fatto, non merito perdono… Devono buttare la chiave". Sono queste le drammatiche parole che Francesca Maria Castronovo avrebbe detto al fidanzato subito dopo aver tentato di togliersi la vita.

"Non è stata colpa tua - così avrebbe cercato di rincuorarla il fidanzato, come trapela dalle intercettazioni - ma di tua zia per averti trattata sempre male...". 

L’uomo sarebbe riuscito a salvare l'indagata per un pelo, dopo aver ricevuto una sua chiamata (fatta con il cellulare di un’altra donna e con l’anonimo) in cui lei gli avrebbe semplicemente detto: “Addio”. Come sia riuscito a trovarla, vicino al cimitero di Bagheria, e ad arrivare in tempo resta tuttora misterioso. Peraltro non è escluso che i pm ipotizzino di indagarlo per favoreggiamento: è vero che è legato sentimentalmente alla donna, ma subito dopo il tentativo di suicidio, quando lei ancora non aveva confessato, avrebbe potuto informare gli investigatori.

La dinamica dell'omicidio

Per il gip di Termini Imerese, Angela Lo Piparo, anche se l’arrestata ha sostenuto che non sarebbe stata pienamente lucida, l’omicidio sarebbe stato invece “pianificato con grande freddezza”. Angela Maria Corona  sarebbe stata attirata in una trappola: appena entrata in casa della nipote, sarebbe stata presa alle spalle dai due stranieri e uccisa. Castronovo, difesa dall'avvocato Francesca Maria D'Amico, avrebbe assoldato il primo circa un mese prima perché l'aiutasse a dare una lezione alla zia.

La vittima, secondo la confessione della nipote, sarebbe stata strangolata con una corda, stesa su un divano e finita con un calcio alla tempia. Poi il cadavere sarebbe stato piegato e infilato in tre sacchi di plastica.

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