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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il retroscena / Latina

Il direttore d'hotel ucciso e l'impiegata ferita, Giuseppe Molinaro confessa: lei lo aveva lasciato

Il carabiniere ha ammesso di avere sparato contro l'uomo e la donna. La ricostruzione di cosa è accaduto e del perché

La gelosia è all'origine della sparatoria avvenuta martedì sera a Suio (Castelforte, in provincia di Latina), dove un carabiniere ha ucciso un direttore d'albergo e ferito gravemente una donna. A sparare è stato Giuseppe Molinaro, carabiniere di 58 anni. La vittima è invece Giovanni Fidaleo, 67 anni. La donna ferita, Miriam Mignano, si trova in ospedale ed era stata legata sentimentalmente al militare che avrebbe aperto il fuoco accecato dalla gelosia, come ha ammesso lui stesso. 

Il militare, in servizio presso la Stazione carabinieri di Carinola (Caserta) da agosto 2022, si trovava in licenza straordinaria per gravi motivi di salute. Dopo il delitto e la fuga si è costituito ed è stato interrogato dai colleghi di Latina e Caserta. Ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato sottoposto a fermo per omicidio e tentato omicidio. Al momento non è stata contestata la premeditazione.

La sparatoria in hotel

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti Molinaro ieri ha raggiunto a bordo della propria autovettura l'Hotel Nuova Suio sparando con a propria arma d'ordinanza quattro colpi contro il gestore dell'albergo. Lo ha copito all'addome, al torace e alla mascella uccidendolo. Poi il carabiniere ha rivolto l'arma contro la sua ex, una 31enne, colpendola all'addome e all'altezza del seno. Quindi la fuga.

Gli investigatori hanno messo sotto sequestro i locali dell'hotel, la pistola d'ordinanza e l'autovettura del militare, una Ford Focus, oltre ai 7 bossoli esplosi, 3 frammenti di ogive, una spranga di alluminio. Sotto sequestro anche il video delle telecamere di sorveglianza e tre telefoni cellulari (di cui uno appartenente a persona considerata informata sui fatti).  Al militare sono state ritirate anche le armi, legalmente detenute, che aveva in casa.

Il corpo del gestore dell'albergo è stata trasportato all'ospedale di Cassino per l'autopsia. La donna, invece, è stata sottoposta a un intervento chirurgico (per scoppio dell'intestino tenue e dell'intestino crasso e lesioni dell'ala iliaca destra) ed è attualmente ricoverata nel reparto di rianimazione con prognosi riservata all'ospedale Gemelli di Roma dove era stata portata con l'elisoccorso dopo la sparatoria. 

Il militare si trova nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Si terrà probabilmente domani l'udienza di convalida.

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Giovanni Fidaleo ucciso nel suo hotel

Giovanni Fidaleo era sposato e padre di due figli. Viveva a San Giorgio a Liri, in provincia di Frosinone, ma era originario di Itri.

Come racconta LatinaToday, in provincia di Latina tornava quindi quasi ogni giorno  per lavoro. Gestiva infatti la struttura alberghiera Nuova Suio dove lavorava anche la 31enne Miriam Mignano. L'albergo si trova nella zona termale del comune di Castelforte e in questo periodo dell'anno è chiuso al pubblico. 

Fidaleo ha un passato da calciatore in squadre della provincia pontina e della provincia di Frosinone, era stato anche candidato alle elezioni amministrative del 2019 come consigliere comunale. Non era stato eletto.

Nell'albergo che gestiva aveva conosciuto Miriam Mignano, dipendente della stessa struttura ma da poco tempo entrata in servizio come guardia giurata dell'Italpol. Non è chiaro che tipo di rapporto ci fosse tra i due, ma certo è che quella conoscenza ha scatenato i sospetti e la furia omicida del carabiniere.

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