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Giovedì, 25 Aprile 2024
Prime risposte / Catania

Sul corpo della piccola Elena più di undici coltellate: la morte non è stata immediata

Arrivano le prime risposte dall'autopsia eseguita sul corpo della bimba di neppure cinque anni uccisa a Mascalucia. L'arma, con ogni probabilità, è un coltello da cucina, non ancora trovato. Solo uno dei colpi inferti è stato fatale. Unica indagata è la mamma Martina Patti, che ha confessato ed è in carcere

Le ferite sul corpo della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di neppure cinque anni uccisa a Mascalucia (Catania) sono state inferte con un'arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato. Più di undici i tagli trovati. Un solo colpo però è stato letale, perchè ha reciso i vasi dell'arteria succlavia. La morte non è stata immediata. Il decesso sarebbe avvenuto dopo più di un'ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13. E' quanto si apprende da fonti della Procura sui primi esiti dell'autopsia eseguita ieri. La madre, Martina Patti, 23 anni, ha confessato il delitto ed è la sola indagata.

Elena Del Pozzo, autopsia e analisi sul corpo della bimba

L'esame autoptico si è svolto nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro sotto il coordinamento del medico legale Giuseppe Ragazzi. Rimangono però molti interrogativi da sciogliere. Sono state trovate impronte di altre persone sul corpo della bimba? L'arma usata è effettivamente un coltello? Ha un fondamento l'ipotesi - circolata in queste ore - secondo cui la piccola potrebbe essere stata prima sedata e poi uccisa quando era già stata inserita all'interno dei cinque sacchi neri? Proprio per fugare ogni dubbio, sono stati disposti ed eseguiti gli accertamenti tossicologici.

Intanto, i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno concluso i rilievi sulla Fiat 500 della mamma, senza rilevare tracce di sangue. L'auto non è quindi stata usata per spostare il cadavere. Questo potrebbe quindi avvalorare le dichiarazioni rese dalla stessa donna della bambina nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Ha confermato di avere ucciso la figlia Elena da sola e di averlo fatto nello stesso campo dove poi l'ha sepolta.

Si attende, nel pomeriggio, una seconda e più approfondita ispezione con accertamenti unici irripetibili nella villetta di Mascalucia in cui entrambe le protagoniste di questa turpe vicenda di cronaca nera vivevano. La salma ancora è stata restituita alla famiglia per poter celebrare i funerali e dare modo a tutta la comunità locale di rendere un ultimo omaggio alla piccola Elena.

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