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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

Uccisa dall'ex, lo sfogo del papà: "Enza aveva denunciato tutto"

Lo sfogo del padre della 36enne uccisa a Terzigno, nel napoletano. Per il delitto è stato fermato Nunzio Annunziata, ex compagno della donna, da lei denunciato per stalking e tentato omicidio

NAPOLI - "Enza aveva paura di lui, ripeteva di continuo: mi uccide. Se lo stalking è reato, perché quell'uomo era libero? Dopo la denuncia, mia figlia è stata lasciata sola come un cane". 

Stefano e Adelaide Avino, papà e sorella di Enza - la donna di trentasei anni uccisa lunedì sera a Terzigno, nel napoletano - si sfogano così ai microfoni del Tg1. La donna è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco sparati da un'auto in corsa. Per il delitto è stato fermato dai carabinieri Nunzio Annunziata, ex compagno della donna, da lei denunciato per stalking e tentato omicidio.

"L'ultima denuncia, quella per tentato omicidio, risale al primo maggio. Ma lui ha fatto solo dieci giorni di arresti domiciliari", si sfoga il padre di Enza. E non si dà pace: "E' colpa dello Stato, non ha fatto niente, niente, niente - racconta a TgCom24 - Lui è un animale, non si può uccidere una persona così. Mia figlia era terrorizzata, aveva deciso di andarsene in Inghilterra perchè qua si sentiva in pericolo di vita. Lo Stato l'ha abbandonata, perché lo hanno liberato dopo 10 giorni?".

L'EX COMPAGNO  - "Ha una personalità violenta e insofferente al rispetto delle regole del vivere civile". E' quanto scrisse a luglio scorso il giudice per le indagini preliminari di Nola, Martino Aurigemma, su Nunzio Annunziata. L'uomo era stato denunciato per stalking ed era finito agli arresti domiciliari, poi era stato scarcerato. "Un comportamento che ha assunto i caratteri della vera e propria persecuzione, determinando nella persona offesa un perdurante stato di ansia e paura, inducendola a cambiare le proprie abitudini di vita ed ingenerando in lei un più che giustificato timore per la propria incolumita'", aggiungeva il gip.

Il giudice del Riesame, come riporta NapoliToday, aveva poi attenuato la misura con il divieto di avvicinamento alla donna. Nell'ordinanza che lo aveva portato agli arresti, sono ricostruiti tutti gli episodi in cui Annunziata aveva aggredito, picchiato e minacciato la sua ex compagna. Il primo maggio scorso da ubriaco si era arrampicato fino all'appartamento di Enza al terzo piano e provò a gettarla dal balcone. Un altro episodio avvenne dieci giorni dopo alla caserma dei carabinieri di Terzigno: lì Annunziata la rincorse prendendola a calci. L'uomo, intanto, si è avvalso della facoltà di non rispondere e resta in carcere con l'accusa di omicidio volontario. 


 

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