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Venerdì, 29 Marzo 2024
Non ce l'ha fatta / Roma

Il ragazzo di 26 anni accoltellato alla schiena è morto in ospedale

Reduce da una lunga e complicata operazione chirurgica durata sei ore, posto in terapia intensiva, il giovane è morto un quarto d'ora dopo mezzanotte

È morto il ragazzo di 26 anni accoltellato alla schiena al culmine di una lite nella zona del Gazometro a Roma. Il decesso è sopraggiunto poco dopo la mezzanotte all'ospedale San Camillo, undici ore dopo l'accoltellamento. Reduce da una lunga e complicata operazione chirurgica durata sei ore, posto in terapia intensiva, l'albanese è spirato un quarto d'ora dopo mezzanotte. L'uomo, riferisce RomaToday, era rimasto coinvolto in una lite avvenuta nella zona di Ostiense. Una lite, con accoltellamento, che ora porterà all'incriminazione per omicidio i due responsabili, ancora attivamente cercati dalla polizia di Stato. Il 26enne aveva avuto un'accesa lite con due ragazzi.

Omicidio al Gazometro a Roma: è morto il 26enne accoltellato alla schiena

Terminata la discussione, il cittadino albanese si è quindi allontanato per poi essere sorpreso alle spalle da uno dei due giovani con il quale pochi istanti prima aveva battibeccato. Colpito alla schiena, si è quindi accasciato sanguinante davanti ad un ristorante, dove è stato soccorso e prelevato per poi essere trasporato all'ospedale San Camillo, dove undici ore dopo è morto. La scena è avvenuta fra decine di passanti impauriti: sono stati loro a chiamare le forze dell'ordine, accorse in massa sul luogo dell'accoltellamento. Queste le certezze sull'accaduto. Il resto rientra tra i punti da chiarire dalle indagini, affidate alla polizia di Stato.

Da chiarire innanzitutto il punto in cui sono avvenuti la lite prima e l'accoltellameto poi: si ipotizza che i fendenti possano essere stati sferrati nei pressi di un palazzo di via dei Mercati Generali. Da qui la vittima, in compagnia di un conoscente, avrebbe percorso alcuni metri prima di accasciarsi davanti ad un ristorante. Lo raccontano le diverse tracce di sangue lasciate dalla vittima durante la fuga, refertate dalla polizia scientifica. Lo avrebbe confermato alla Polizia un connazionale della vittima. Coetaneo dell'albanese, era con il 26enne quando si è accasciato in un lago di sangue. Il giovane, che si sarebbe allontanato prima dell'arrivo dei soccorsi, è stato poi rintracciato ed ascoltato dalla Polizia. I rilievi della polizia scientifica si sono concentrati anche su un furgone bianco sporco di sangue e sue due maxi macchie di un liquido oleoso poco distanti. Rilevati anche un monopattino in via del Gazometro: l'ipotesi è che possa esser stato usato da uno degli aggressori, fino al punto in cui la vittima si è accasciata in un lago di sangue. 

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