Genova, anziana uccisa a forbiciate per la pensione
Il corpo della vittima è stato trovato nel suo appartamento in un lago di sangue, da una vicina. L'ipotesi principale è quella di una rapina finita male visto che nella mattinata la donna aveva ritirato la pensione
GENOVA - Anziana trovata morta in un lago di sangue nel suo appartamento. Agghiacciante e di una violenza inaudita l'omicidio: Giovanna Mauro infatti aveva un paio di forbici conficcate nella gola. La vittima, di 90 anni, era vedova da sei anni e viveva sola in un appartamento nel quartiere di Borgoratti.
Nella serata di mercoledì 2 ottobre, la quiete del quartiere viene spezzata da un via vai di pattuglie della polizia che incuriosiscono i vicini. Segue uno choc generale, per un omicidio compiuto con tanta efferatezza nei confronti di una persona benvoluta da tutti e sempre disposta a dare una mano al suo prossimo.
Il primo sospetto sulle condizioni di Giovanna parte dal figlio, Giuseppe, che dopo diversi tentativi di mettersi in contatto con la madre, tutti andati a vuoto, decide di telefonare ad una vicina perchè andasse a controllarne l'appartamento. La vicina, in possesso delle chiavi di casa dell'anziana, raggiunge subito la porta e la apre. Ma lo spettacolo che si trova davanti è orripilante: le macchie di sangue iniziano nel corridoio e passo dopo passo diventano sempre più grosse fino ad arrivare al corpo straziato di Giovanna Mauro. Immediata la richiesta di soccorso.
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Giunti sul posto gli inquirenti, iniziano subito le indagini per ricostruire la vicenda e tentare di scoprire l'identità dell'omicida. Gli agenti hanno iniziato subito ad ascoltare vicini di casa e conoscenti della vittima per cercare di raccogliere elementi utili. Il primo obiettivo della squadra mobile è quello di ricostruire nei dettagli gli spostamenti dell'anziana durante l'arco della giornata. Pare che Giovanna nella mattinata fosse andata a ritirare la pensione alle Poste.
Un elemento da tener seriamente in considerazione riguarda la porta dell'appartamento: pare infatti che sia stata chiusa dall'interno, il che porta a due diverse ipotesi. O l'anziana conosceva la vittima e le ha aperto volontariamente la porta, oppure, la seconda ipotesi porta a sostenere che il killer possa aver seguito la vittima fino a casa, convincendola poi a farlo entrare in casa, dopo che Giovanna era uscita una seconda volta nell'arco della giornata, verso le 15,30.
Nulla di certo ancora e le indagini continuano. Oltre ai vicini di casa, in serata la polizia ha convocato in questura un nipote, che saltuariamente frequentava la vittima. (da GenovaToday)