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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Giallo / Chieti

Il pittore freddato con 15 colpi di pistola, fermato un vicino di casa

Lanciano sotto choc per l'omicidio di Francesco De Florio De Grandis, 72 anni. I sospetti si concentrano su un sessantenne, trovato in possesso dell'arma. Gli ultimi sviluppi sulle indagini

C'è un fermo per l'omicidio di Francesco De Florio De Grandis, il pittore di 72 anni freddtao oggi, 13 febbraio, a Chieti con 15 colpi di pistola. L'omicidio a poche decine di metri da casa della vittima. Il fermato è un sessantenne, A. P.. Si tratta di un vicino di casa. Sarebbe stato trovato ancora in possesso dell'arma dalla quale sono stati sparati i colpi. 

Gli spari

Sono le 8 del mattino e a Lanciano il quartiere Santa Rita si sveglia con una raffica di spari. Uno dopo l'altro, almeno 15, e un corpo a terra nella popolosa via Cipollone. Immediatamente, ricostruisce ChietiToday, scatta l'allarme, arrivano l'ambulanza, i carabinieri e la polizia municipale, ma i soccorsi sono inutili, l'uomo è già morto. Grazie ai documenti in tasca la vittima viene immediatamente identificata: si tratta di Francesco De Florio De Grandis, 72 anni, "Ciccillo il pittore", sposato e padre di tre figli. Un signore buono e tranquillo, come lo descrivono tutti, molto noto nel quartiere, che vive un civico più in là, al numero 16. Un pensionato con l'amore per l'arte, che si dedicava con impegno alla sua passione.

In tanti sono scendono in strada. I segni dei bossoli a terra sono inequivocabili: De Grandis è stato seguito dopo essere uscito dal portone del suo palazzo, lì di fronte sono almeno 7 i colpi a terra. Poi, purtroppo, quelli fatali, che qualche metro più avanti lo hanno raggiunto, facendolo cadere a terra senza vita. Sul posto il pm Serena Rossi e il Alceo Greco, comandante provinciale dei carabinieri. "Quello che è successo è gravissimo - dicono alcuni vicini - e preoccupa ancora di più che sarebbe potuto accadere a chiunque". 

Il movente

Secondo indiscrezioni del vicinato, non confermate dalle forze dell'ordine, tra il fermato e la vittima ci sarebbe stata una piccola discussione per motivi futili, ma è troppo presto per dire se sia stato questo il motivo di tanta violenza.   .  

Il figlio della vittima:  "Papà a terra, mamma urlava"

"Questa mattina mia madre mi ha telefonato gridando: 'Hanno sparato, hanno sparato! Non ho ben capito che cosa fosse accaduto ma sono corso a casa dei miei. Lì, per strada c'era mio padre morto. E mia madre urlava, di dolore, dalla finestra. Lo hanno ucciso sparandogli contro una decina di colpi, fino a che non è stramazzato a terra, sull'asfalto. Mio padre era un uomo tranquillo, pensionato, ex imbianchino, con l'hobby della pittura e della cartapesta. Non aveva conti in sospeso con nessuno. Probabilmente chi ha sparato lo ha fatto a caso, ci poteva capitare chiunque". Parla così all'Adnkronos Carmine De Florio De Grandis, il figlio della vittima. Il figlio raccota che il padre, come ogni domenica, stava andando a messa. Sono stati gli inquilini degli altri stabili che si affacciano sulla via a dare l'allarme e a riferire ai carabinieri di avere visto un uomo che seguiva la vittima armato, poi gli spari.

Omicidio a Lanciano

(Foto di ChietiToday)

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