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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Brescia

Uccisa e nascosta in casa della madre, poi sepolta: "Fabrizio, ma che cavolo hai combinato?"

Eseguita l'autopsia sul corpo di Manuela Bailo, la 35enne di Nave (Brescia) ritrovata morta nelle campagne di Azzanello. Il sindacalista Fabrizio Pasini ha confessato

E' stato eseguito l'esame autoptico sul corpo martoriato di Manuela Bailo: è rimasto per più di venti giorni nascosto in una vasca un tempo utilizzata per contenere liquami, coperto solo da qualche foglia e da una tettoia in lamiera. Come riporta BresciaToday, ci vorranno parecchi giorni per avere conferme definitive sulla sua morte, sul modo in cui è morta e sul modo in cui è stata uccisa. L'uomo sposato con cui aveva una relazione, il 48enne sindacalista della Uil Fabrizio Pasini, ha confessato l'omicidio: "Abbiamo litigato, ci siamo spinti, è caduta dalle scale e ha battuto la testa". E' accusato di omicidio e di occultamento di cadavere: non è ancora stata fissata l'udienza di convalida del fermo.

Omicidio Manuela Bailo: le indagini

I carabinieri lo hanno atteso al suo rientro dalle vacanze, era in Sardegna con la moglie e i figli. Anche l'auto di Manuela era già stata ritrovata il 7 agosto, e tanti altri elementi erano già chiari agli inquirenti. Con il passare delle ore emergono nuovi e inquietanti particolari sulla modalità dell'omicidio. Non è chiaro se fosse stato premeditato o meno, oppure davvero un incidente come Pasini ha già raccontato nella sua confessione.

Uccisa e messa in un sacco della spazzatura, poi la vacanza con moglie e figli 

Sta di fatto che Manuela sarebbe morta nella notte tra sabato 28 e domenica 29 luglio. A poche ore dalla sua scomparsa, dall'allontanamento della sua casa di Nave che condivideva con l'ex fidanzato. Ha preso la sua Opel Corsa, ha percorso la Triumplina e poi ha raggiunto Via Milano: qui avrebbe incontrato Pasini, sarebbe salita in macchina con lui in direzione Ospitaletto, il paese dove abita da una parte con moglie e figli e dall'altra dove vive la madre. La mamma di Pasini in quel momento era in vacanza con i nipoti. Hanno raggiunto quell'abitazione, dove all'interno si sarebbe consumato il litigio. A detta di Pasini tutto è successo in tarda sera: la lite, lo spintone, la caduta e il decesso. Quella notte l'uomo si sarebbe anche fatto medicare in ospedale, per una botta rimediata alle costole: forse i segni di quel litigio.

Uccisa e sotterrata in giardino, trovato il cadavere di Manuela Bailo: confessa l'amante 

Il cadavere di Manuela non sarebbe stato trasportato subito nelle campagne di Azzanello. Sarebbe rimasto un paio di giorni nella casa della madre, almeno fino alla notte tra il 30 luglio e l'1 agosto: di questo sarebbero convinti gli inquirenti, i carabinieri e i titolari delle indagini, il procuratore capo Tommaso Buonanno, il sostituto procuratore Francesco Milesi. Nel frattempo Pasini avrebbe già architettato il suo piano: i messaggi mandati ai familiari di Manuela, al suo datore di lavoro (tra l'altro erano colleghi), all'ex fidanzato. Poi la freddezza con cui ha portato a termine il “compito”, l'occultamento del corpo, la vacanza con la famiglia il giorno successivo il macabro trasferimento. “Stasera non torno, vado a dormire al lago”: questo il messaggio mandato da Manuela, poco dopo le 21 di sabato 28 luglio, all'ex fidanzato Matteo. Sarebbe stato l'ultimo messaggio vero: in quel momento era ancora viva. Uno degli ultimi momenti della sua vita.

Dopo l'omicidio, una vita normale: "Fabrizio, ma che cavolo hai combinato?"

Nessuno, tra amici e conoscenti, si sarebbe accorto di nulla: anche dopo la morte di Manuela Bailo la vita di Fabrizio Pasini sarebbe andata avanti come se niente fosse. Sono senza parole amici e conoscenti del 48enne che ha confessato di aver ucciso la giovane Manuela Bailo. Una vita normale, senza far trapelare nulla: questo quello che avrebbe continuato a fare Pasini, anche dopo la morte di Manuela. Lui sostiene sia stata accidentale: la donna sarebbe caduta dalle scale battendo la testa dopo un litigio. A poche ore dall'omicidio, Pasini sarebbe tornato a dormire a casa, insieme alla moglie nella loro abitazione. Nel frattempo avrebbe lasciato per un paio di giorni il corpo di Manuela nella casa della madre, che era già in Sardegna con i nipoti.

Poi il macabro trasferimento, in un sacco nero poi ritrovato dai carabinieri proprio su indicazione di Pasini. L'uomo sarebbe tornato a casa e al lavoro, avrebbe incontrato gli ex compagni del rugby in una cena in cui niente sarebbe trapelato dal suo sguardo, dai suoi gesti e dai suoi modi di fare. Chi lo conosceva dice di non essersi accorto di nulla. Colpisce il messaggio lasciato da un'amica su Facebook: "Fabrizio, ma che cavolo hai combinato? Ma sei impazzito? Mi avevi detto che eri molto felice per il tuo nuovo lavoro, e andava tutto bene".

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Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Manuela Bailo ad Azzanello, in provincia di Cremona, 20 agosto 2018 ANSA/ FILIPPO VENEZIA

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