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Venerdì, 19 Aprile 2024
OMICIDI

Morte Pantani, la perizia: "Impossibile assumere tutta quella droga"

E' la perizia difensiva commissionata dalla madre del Pirata ad aver riacceso i fari sulla morte del campionissimo

Si sa ancora poco sulla perizia difensiva che ha fatto riaprire il caso della morte di Marco Pantani. Secondo gli inquirenti, il Pirata non sarebbe infatti morto per overdose ma ucciso. "Omicidio volontario".

La perizia infatti avrebbe spiegato che la quantità di droga trovata su Pantani equivarrebbe a diverse decine di grammi. Impossibile per qualunque persona mangiare o inalare una dose simile. 

L'unico modo è diluirla nell'acqua e farla bere a forza. "Non solo". Secondo la tesi sostenuta dalla famiglia del campione di ciclismo e confermata da una perizia medico legale di parte eseguita dal professor Francesco Maria Avato, "le numerose ferite sul corpo di Pantani sono compatibili con opera di terzi. Il professore ha poi rilevato per primo sul polso sinistro tracce riconducibili a una stretta, forse utile a bloccarlo a terra". 

L'ipotesi di reato su cui indaga ora la procura sarebbe quella di omicidio con alterazione del cadavere e dei luoghi.

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